Oggi niente castelli, scogliere, itinerari on the road o paesaggi solitari e silenziosi.
Oggi è il 25 gennaio e, se amate la Scozia, i suoi personaggi, le sue tradizioni, stasera non potete non festeggiare la Burns Night o Burns Supper.
In questa giornata, la Scozia saluta la stagione dei festival invernali, inaugurata il giorno di Sant’Andrea, con una serata speciale.
Eh già, perché il 25 gennaio di ogni anno gli Scozzesi fanno festa, anche se non è propriamente un giorno festivo.
Se vi state chiedendo quali siano le origini di questa tradizione e qual’è la ragione per cui si festeggia proprio il 25 gennaio, ve lo raccontiamo subito.
Storia e Origini della Burns Night
In questa serata, si festeggia la nascita e si celebra la vita e il lavoro di Robert Burns (1759-1796).
Il grande “Bardo scozzese” è uno dei poeti più amati in Scozia.
Un vero e proprio simbolo per gli scozzesi, che ha saputo raccontare la Scozia come nessun altro ha mai fatto.
Robert Burns nacque, il 25 gennaio 1759, in una zona particolare della Scozia, nell’estremo sud, nell’Ayrshire e, precisamente, ad Alloway.
Pensate che Burns scrisse la prima poesia all’età di 15 anni.
E nonostante la sua breve vita – Burns morì a soli 37 anni a causa di una malattia cardiaca – ha lasciato un immenso archivio di poesie (più di 550) e canzoni che, negli anni avvenire, sono state tramandate, declamate e recitate ad alta voce per oltre 200 anni.
Nonostante la fama, però, Burns non dimenticò mai le sue umili radici.
La sua passione per la vita rurale lo accompagnò per tutta la vita.
Non è certo un caso che, nei suoi scritti, denunciasse spesso i problemi che affliggevano le classi più povere, evidenziando, in particolare, la necessità di una maggiore equità sociale.
Proprio per queste ragioni il poeta divenne una straordinaria fonte di ispirazione per i fondatori del liberalismo e del socialismo.
Burns scrisse le sue opere in un’epoca in cui gli scozzesi avevano bisogno di qualcuno che ricordasse loro pubblicamente l’orgoglio di provenire da quella terra a nord della Gran Bretagna.
Ecco perché divenne un eroe e un simbolo della sua gente
La celebrità di Burns in Scozia, dunque, era – ed è tutt’oggi – indiscussa.
E la Burns’ Night Supper è uno di quei tanti eventi, caratterizzato da buon cibo, poesia e musica, a cui il popolo scozzese è orgogliosamente ancorato.
La prima Burns’ Supper, in verità, si tenne nel luglio del 1801, quando nove amici di Burns si riunirono per celebrare il quinto anniversario della sua morte.
Fu organizzata nel suo paese natale, ad Alloway, nel Burns Cottage.
La serata prevedeva una lauta cena (a base di haggis, naturalmente!), la lettura delle opere di Burns e un discorso in onore del grande Bardo Scozzese.
Quella serata di festa ebbe talmente tanto successo che si decise di proporla di nuovo.
Ma questa volta, non d’estate, ma in occasione dell’anniversario della nascita del poeta, che era il 25 gennaio, dando così inizio alla tradizione che ancor oggi prosegue.
Cosa si fa e cosa si mangia ad una Burns Night?
Ma in cosa consiste esattamente una Burns’ Night?
Come ormai avrete intuito, la Burns’Night altro non è che una cena: la Burns’ Supper appunto.
Al di là dei svariati modi in cui si festeggia nel paese, il fiore all’occhiello e portata principale di qualsiasi Burns’ Night o Burns’ Supper, che dir si voglia, è sempre l’haggis.
Per chi non lo sapesse, l’haggis è un insaccato tradizionale della cucina scozzese.
Tra gli ingredienti si trovano cuore di pecora, fegato e polmoni, che vengono macinati con cipolla, grasso di rognone, farina d’avena, sale e spezie, e mescolati con brodo.
Il ripieno, secondo tradizione, viene insaccato nello stesso stomaco dell’animale, e viene poi bollito per circa tre ore.
Solitamente l’haggis viene servito accompagnato da “neeps & tatties“.
Vegetariani e pescetariani possono, comunque, scegliere veggie-haggis realizzati senza carne o piatti tradizionali a base di pesce e frutti di mare.
Un altro piatto tipico che può essere servito, ad esempio, è la Cullen Skink, la classica zuppa a base di nasello affumicato.
Sia chiaro il cibo è ovviamente sempre accompagnato da buon whisky.
Rituali di una tradizionale Burns Night
Ogni Burns’ Supper è peraltro personale.
Normalmente, però, la tabella di marcia che viene seguita, da tradizione, è quella che vi andiamo a descrivere.
Per iniziare, una volta che ci si è riuniti, il padrone di casa pronuncia qualche parola di benvenuto.
Tutti prendono posto e recitano il Selkirk Grace, una sorta di preghiera/benedizione in cui si ringrazia per la cena.
Si serve quindi l’antipasto, che solitamente consiste nella tradizionale zuppa “cock-a-leekie”.
Poi, accompagnato dal suono della cornamusa, viene presentato su un vassoio d’argento il protagonista della serata: l’haggis.
Il padrone di casa recita il poema “Address to a Haggis” del 1887, scritto da Burns.
Inizia così:
Fair fa’ your honest, sonsie face,
Great Chieftan o’ the Puddin-race!
Sapete che in molti menu di ristoranti e pub il mitico haggis è proprio chiamato “Great Chieftain of the pudding race” ovvero “gran condottiero dei polpettoni”?
È proprio grazie a Burns che si è guadagnato questo soprannome.
Si prosegue, quindi, brindando all’haggis e viene servita la portata principale, seguita dal dessert, generalmente Cranachan.
Al termine della cena, si dà inizio ad una prima lettura delle opere di Burns.
Per prima cosa si inizia con l’Immortal Memory (il discorso principale in tributo a Burns) e si procede ad una seconda lettura delle opere del bardo, per poi passare al “Toast to the Lassies” (“brindisi alle ragazze”), seguito dalla “Reply to the Toast to the Lassies” (“replica al brindisi alle ragazze”), prima di completare l’ultima recita delle opere di Burns.
A fine serata, il padrone di casa pronuncia un discorso di ringraziamento.
A questo punto tutti si alzano e intonano Auld Lang Syne (la stessa canzone che è cantata anche la notte di Capodanno), incrociando le braccia e prendendosi per mano, al verso “perciò prendi la mia mano, amico fidato!”.
Si tratta di una serata davvero speciale, particolarmente cara agli scozzesi che, di regola, partecipano a questa cena in abiti tradizionali.
Gli uomini, infatti, sono in kilt da cerimonia e le donne possono indossare scialli, gonne o vestiti realizzati con il loro tartan di famiglia.
Ovviamente allo schema tradizionale si possono anche fare aggiunte e/o modifiche, come un quiz, un ceilidh, o una caccia al tesoro.
Ma la parola d’ordine è solo una: divertirsi!!!!
Dove celebrare la Burns Night ad Edimburgo
I festeggiamenti in Scozia sono sempre una cosa seria.
Le celebrazioni e le cene di Burns si svolgono dal fine settimana precedente sino al weekend dopo il 25 gennaio.
Se per caso vi trovate ad Edimburgo in quei giorni, date un’occhiata alle locandine affisse davanti ai bar e ai ristoranti.
La maggior parte dei locali celebra la notte di Burn’s in grande stile.
Se siete vegetariani o vegani, state tranquilli, perché la maggior parte dei pub serve anche haggis nella versione vegetariana (veggie haggies).
Non mancate, inoltre, di controllare sul sito web Visit Scotland.
Troverete una raccolta di eventi e manifestazioni in cui si festeggia la Burns Night, non solo ad Edimburgo, ma anche in tutte le altre città della Scozia.
E ora che sapete tutto di questa bella tradizione scozzese, non resta che auguravi Happy Burns Night!
E tu hai mai partecipato ad una Burns Night? Se ne hai avuto l’occasione, ce lo puoi raccontare?
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