L’isola di Staffa è una delle più affascinati isole scozzesi, una meraviglia scolpita dalla natura in mezzo all’oceano. Merito soprattutto della Fingal’s Cave, famosa in tutto il mondo per le incredibili colonne di basalto. Scopriamola insieme!
Breve guida all’isola di Staffa
Staffa è una delle isole più piccole dell’arcipelago delle Ebridi interne, situata a circa 6 miglia (10 km) al largo dell’isola di Mull e 33 miglia ad ovest di Oban.
Il nome Staffa deriva da un’antica parola norvegese e significa “isola dei pilastri“.
I vichinghi le diedero questo nome perchè le sue caratteristiche colonne di basalto, che indubbbiamente contraddistinguono quest’isola, ricordava loro le loro case, costruite con tronchi d’albero posti verticalmente.
Un tempo, almeno fino al 1700, l’isola era abitata da ben 16 persone, ma oggigiorno è completamente disabitata. O meglio, uccelli marini e turisti hanno preso il loro posto!
Dal 1986 l’isola di Staffa è gestita e sotta la cura del National Trust for Scotland, quale dono di John Elliott, Jr, presidente di Ogilvy & Mather, famosa agenzia internazionale di pubblicità, marketing e pubbliche relazioni di New York, in onore del sessantesimo compleanno di sua moglie Elly. Nella parte superiore dell’isola c’è proprio una targa che ricorda l’occasione.
Nel 2001 l’isola è stata, inoltre, designata come Riserva Naturale Nazionale.
La Fingal’s Cave
Il pezzo forte di ques’isola disabitata nelle Ebridi interne della Scozia è ovviamente la Fingal’s Cave.
Si tratta di una grotta marina particolarmente celebre per la sua naturale acustica.
Sembra disegnata e intagliata, tanto è perfetta, armoniosa nelle forme e nei colori.
Questa cavità naturale, che fa parte del National Trust for Scotland, è a buona ragione una delle meraviglie geologiche protette dalla nazione.
La caratteristica apertura ad arco, il soffitto, le sue incredibili dimensioni (circa 20 metri d’altezza e 70 metri di profondità), il mare impetuoso che vi entra indisturbato e le onde che creano suoni misteriosi, le sono valsi il nome gaelico di “Grotta della Melodia” (An Uaimh Bhinn), mentre per la sua maestosità è chiamata additrittura la “Cattedrale”.
La Fingal’s Cave e la leggenda dei giganti
Se siete stati anche in Irlanda, è impossibile non notare la somiglianza della Fingal’s Cave con il Selciato dei Giganti, in assoluto uno dei luoghi più magici e originali d’Irlanda. In effetti, l’aspetto delle colonne basaltiche esagonali è molto simile a quelle del Giant’s Causeway. Tanto che secondo una leggenda celtica, questa straordinaria formazione naturale faceva parte di un ponte sul mare creato da due giganti tra loro nemici.
In realtà, in questa leggenda che collega le due strutture c’è un fondo di verità ed è ritenuta geologicamente corretta.
Sia il Giant’s Causeway che la Fingal’s Cave furono, infatti, create oltre 50 milioni di anni fa dallo stesso antico flusso di lava, che potrebbe avere formato una sorta di “ponte” tra i due siti. L’estremità che si trova in Irlanda del Nord preserva ancora oggi la composizione esagonale creatasi naturalmente durante processo di raffreddamento delle colate di lava.
Allo stesso modo a Staffa, quando la colata lavica cominciò a raffreddarsi in schemi esagonali che, partendo dalla superficie, si estesero in profondità, si formarono analoghe colonne basaltiche esagonali, straordinariamente simmetriche, dando vita ad un luogo suggestivo e mitologico che sconvolge con la sua bellezza disarmante.
Un ‘must see‘ per tutti gli appassionati di geologia!
Da precisare, però, che la Fingal’s Cave non è l’unica grotta sull’isola.
Ci sono altre quattro importanti grotte a Staffa, tutte raggruppate intorno alla parte meridionale dell’isola. Andando in senso orario ci sono anche Clamshell Cave, Boat Cave, MacKinnon’s Cave e Cormorants’ Cave.
L’origine del nome della grotta
Anche l’origine del nome “Fingal’s Cave“, che sembra risalire all’incirca al 250 d.c., è avvolta nel mito.
Viene ricollegata alla figura di Finn MacCumhaill, abbreviato in ‘Fingal‘, che significa “straniero bianco”.
Costui era probabilmente un generale irlandese che aveva al seguito una banda di fedeli guerrieri, una sorta di equivalente eroe celtico di re Artù e i Cavalieri della tavola rotonda.
Si narra che Fingal fosse il padre di Ossian, bardo leggendario dell’antica Irlanda.
Quando i celti lasciarono l’Irlanda e migrarono in Scozia, portarono con sé le storie di Fingal e conservarono la memoria del suo personaggio.
Ben presto venne venerato in Scozia e, celebrato dai versi e dalle canzoni eroiche ossianiche e, per questo, si decise di dare il suo nome a questa caverna così drammatica e imponente.
Celebri visitatori dell’isola di Staffa e della Fingal’s Cave
La fama della grotta comininciò a diffondersi quando fu “riscoperta” dal botanico naturalista Sir Joseph Banks che la visitò nel 1772.
Costui ebbe modo di scrivere: “Rispetto a questo, cosa sono cattedrali o palazzi costruiti dagli uomini! Semplici modelli o giocattoli, imitazioni come saranno sempre le sue opere se confrontate a quelli della natura”.
A quel tempo, il movimento romantico si stava diffondendo in tutta Europa, ponendo particolare enfasi sulla natura selvaggia e l’emozione suscitata dalle meraviglie create da Madre Natura.
Fu così che Staffa, con la sua selvaggia bellezza, divenne ben presto uno dei luoghi da non perdere. E, per tutto l’Ottocento, Staffa fu visitata da diversi personaggi famosi, tutti affascinati e ispirati dalla magia dell’isola.
La Grotta di Fingal e la Musica
Fingal’s Cave divenne particolarmente celebre per essere stata la musa ispiratrice di Felix Mendelssohn che, dopo averla visitata nel 1829, compose Die Hebriden (Ouverture Le Ebridi, Opus 26), ispirato agli strani echi della grotta. Ma Mendelssohn non è l’unico musicista ad aver subito fascino di questo luogo a dir poco impressionante.
In tempi più recenti, la grotta è stata menzionata anche in una delle prime canzoni dei Pink Floyd, con il loro brano strumentale “Fingal’s Cave”, scritto per il film “Zabriskie Point”, che peròper altre ragioni non venne inserito nella colonna sonora della pellicola cinematografica.
Influenze letterarie della Fingal’s Cave
Ad onor del vero, la grotta compare, altresì, in diverse opere letterarie. Ad esempio, nel poema epico “Fingal” del 18° secolo scritto dallo storico-poeta scozzese James Macpherson.
ll libro ebbe un’influenza su Goethe, Napoleone e Banks, che soprannominarono la grotta scozzese, che già aveva il nome Uamh-Binn, appunto “Fingal’s Cave”.
E ancora. Tra i visitatori più celebri della grotta di Fingal ricordiamo William Wordsworth, John Keats, Lord Tennyson, la stessa regina Victoria ed il principe Alberto, nonché il consumato viaggiatore e amante delle meraviglie, Jules Verne.
Anche Sir Walter Scott a proposito della Fingal’s Cave scrisse: “…uno dei luoghi più straordinari che abbia mai visto. Superava nella mia mente ogni descrizione che ne avevo sentito, composto interamente da pilastri basaltici alti come il tetto di una cattedrale, e che corrono in profondità nella roccia, eternamente spazzati da un profondo e il mare gonfio e lastricato, per così dire, di marmo rossastro, confonde ogni descrizione.”.
Come arrivare sull’isola di Staffa
Ora che sappiamo tutto, o quasi, su Staffa e la Fingals’ Cave, vediamo come arrivare sull’isola.
Ci sono più opzioni per raggiungere l’isola di Staffa, tutte rigorosamente via mare. Diverse compagnie, infatti, organizzano tour ed escursioni giornaliere che comprendono proprio una sosta su Staffa. Tra queste, poi, potete scegliere tra escursioni in barca, oppure, l’esperienza più divertente ed avventurosa del gommone veloce. Queste escursioni sono, in genere, operative tra aprile e settembre.
Ve ne segaliamo alcune.
Escursioni giornaliere a Staffa
E’ possibile ragiungere Staffa direttamente dalla terraferma, partendo da Oban con Staffa Tour , con West Coast Tours, e con Turus Mara.
Oppure, se siete già sbarcati sull’isola di Mull, arrivare a Staffa partendo da Tobermory o dal porticciolo di Fionnphort.
Partono da Iona e da Fionnphort anche le escursioni organizzate da Staffa Trips.
Mentre Seasafari Adventures parte da Easdale.
Noi, ad esempio, siamo arrivati su Staffa in gommone veloce dall’isola di Tiree con Tiree Sea Tours. Nel nostro caso, tra andata e ritorno, ci siamo goduti 2 ore abbondanti di adrenalina pura in mezzo all’Oceano Atlantico. Provare per credere!
Insomma, per arrivare a Staffa, avrete solo l’imbarazzo di scegliere da dove e con chi imbarcarvi, in base alla disponibilità del periodo e all’escursione scelta.
Molte comprendono non solo la visita di Staffa, ma anche delle Treshnish Isles, Iona e Mull.
La visita dell’isola di Staffa
Attenzione! La visita e la stessa possibilità di sbarcare sull’isola di Staffa è strettamente legata alle condizioni meteo e del mare.
Di norma, nelle ore di bassa marea, è possibile sbarcare e incamminarsi sino all’ingresso della “cattedrale”, la Fingal’s Cave, costeggiando un sentiero naturale fra le secolari colonne esagonali, lasciandosi stregare da questa surreale formazione rocciosa. Solitamente ai passeggeri dei tour in barca viene concessa un’ora per esplorare l’isola in autonomia e libertà.
Una volta visitata la grotta, il must-see di Staffa, è anche possibile salire le ripide scalette (le trovate in corrispondenza del punto di approdo) che conducono sulla parte alta dell’isola. Da qui si diramano diversi sentieri.
Ed è sempre qui che, durante la primavera e l’inizio dell’estate, le scogliere e i pendii erbosi forniscono siti di nidificazione per vari uccelli marini tra cui urie, cormorani, gabbiani e le graziose pulcinelle di mare. Cosa volere di più?
Hai mai visitato Staffa e la Fingal’s Cave? Se sì, cosa ti è rimasto più impresso? Raccontacelo qui sotto!
SCOPRI LA SCOZIA
TOUR DA EDIMBURGO
- Escursione a Loch Ness, Glencoe e Highlands Scozzesi (1 giorno)
- Tour dei Castelli di Scozia: Glamis e Dunnottar (1 giorno)
- Tour a Stirling, distilleria e St. Andrews (1 giorno)
- Tour di Glasgow, dei Lochs e Doune Castle (1 giorno)
- Tour di Harry Potter e dei Castelli inglesi (1 giorno)
- Tour di Outlander (1 giorno)
- Tour all’Isola di Skye e Highlands (3 giorni)
- Gran Tour della Scozia (8 giorni)