Se in Scozia cercate una regione che offra mare, boschi, castelli, fari, villaggi di pescatori e, persino, una piramide, fate come noi e andate alla scoperta dell’Aberdeenshire.
Ecco il nostro itinerario e i consigli per organizzare un viaggio on the road di 15 giorni in Scozia nell’Aberdeenshire.
Organizzare un viaggio nell’Aberdeenshire: cose da sapere
Perchè visitare l’Aberdeenshire?
Quando sogni un viaggio tanto a lungo, c’è sempre il timore di restare delusi. L’Aberdeenshire è una regione della Scozia ingiustamente sottovalutata, ma che una volta scoperta non delude mai.
Perché dovreste visitare l’Aberdeenshire?
L’Aberdeenshire, che ospita la nota città di Aberdeen, è una contea ricca di villaggi affascinanti, porti colorati, spiagge meravigliose, insenature e scogliere selvagge, una fauna (tra i quali delfini e foche) e una flora invidiate da tutto il Regno Unito.
Se anche la regina Elisabetta II l’ha sempre scelta, per quasi settant’anni, come meta delle sue vacanze estive (e anche come luogo della sua dipartenza), un motivo ci sarà pure.
Per questo prima di pianificare il vostro prossimo viaggio e concentravi solo sulla costa occidentale, che per molti giustamente rappresenta la vera essenza della Scozia, vi invitiamo anche a valutare una possibile alternativa. O quantomeno a non visitare questa zona troppo frettolosamente, dedicandole, come spesso accade, solo il tempo della visita del celebre castello di Dunnottar Castle.
Perchè l’Aberdeenshire è molto di più: siete pronti a scoprirlo?
Quanti giorni per visitare l’Aberdeenshire?
Per visitare l‘Aberdeenshire abbiamo avuto a disposizione quasi due settimane.
Ci siamo spostati in auto, a un ritmo per nulla frenetico, assaporando piano i colori di questa contea.
Abbiamo approfittato del tempo a nostra disposizione per fare diverse escursioni a piedi e per percorrere buona parte del c.d. Aberdeenshire Castle Trail, il sentiero dei castelli in Scozia.
Non solo. Sconfinando nel Moray Speyside, abbiamo percorso anche la nuova North East 250, un percorso circolare inangurato nel 2017, meno noto della più celebre North 500, ma non per questo meno di ricca di attrazioni e magnifiche esperienze.
Naturalmente, consapevoli che non tutti potrebbero essere malati di Scozia come chi scrive, possiamo dire che, idealmente, per farsi una buona idea dell’Aberdeenshire già 4 giorni possono essere sufficienti per farsi una buona idea.
Come raggiungere l’Aberdeenshire?
Il modo più veloce da Glasgow o Edimburgo per arrivare, ad esempio, ad Aberdeen è guidare a nord fino a Perth e poi seguire la A90 per circa 80 miglia.
Nel nostro caso, invece, come si vede dalla mappa dell’itinerario, la nostra prima destinazione è stato il Royal Deeside, nel cuore dell’Aberdeenshire. E lo abbiamo fatto percorrendo, una delle strade panoramiche più belle in assoluto, la Old Military Road (A93).
Una volta arrivati ad Aberdeen, poi, siamo scesi guidando lungo la parte inferiore dell’Aberdeenshire Coastal Trail (A92) per esplorare la costa a sud di Aberdeen.
Il nostro itinerario di 2 settimane nell’Aberdeenshire
Giorno 1: Aereoporto di Edimburgo – Ballater
Il nostro viaggio inizia all’aeroporto di Milano Bergamo, dove prendiamo un volo Ryanair. Arriviamo anche questa volta di pomeriggio all’areoporto di Edimburgo. Il tempo di ritirare le valigie sul nastro e via a recuperare il bolide a noleggio che ci farà compagnia per le prossime due settimane. Fa un pò strano. Purtroppo causa pandemia, c’è pochissima gente in circolazione. Anche sul piazzale di Arnold Clark ci sono poche auto. La nostra destinazione è Ballater, una cittadina che dista circa 170 Km e si trova nel cuore del Royal Deeside.
Lungo il tragitto tappa fotografica a Meikleour, nel Perthshire. E’ qui che proprio accanto alla A93 Perth-Blairgowrie Road si trova un’incredibile siepe di faggi, piantata nel 1745, che svetta fino a 30 metri di altezza ed è lunga 530 metri. È riconosciuta dal Guinness dei primati come la siepe più alta del mondo. Ma il bello deve ancora arrivare, perchè è a Blairgowrie che inizia una delle strade panoramiche più belle di tutto il Regno Unito. La Old Military Road che passa per la stazione sciistica di Spittal of Glenshee è una montagna russa di emozioni. Quando arriviamo a Ballater è già sera e c’è solo il tempo per una passeggiatina. Siamo nuovamente in Scozia, finalmente a casa e abbiamo già una certezza: il meglio deve ancora venire.
Giorno 2: Balmoral – Braemar
Ballater sarà la nostra base per i prossimi tre giorni. Decidiamo di dedicare la mattinata alla visita della Piramide che si trova all’interno dell’enorme parco di Balmoral Estate. La visita al castello di Balmoral, purtroppo, ci è preclusa per via della presenza in loco della sua illustre proprietaria, la Regina. Ce la prediamo con comodo, dal parcheggio alla Piramide ci si impiega poco meno di un’ora, più ovviamente il tempo per scattare il miliardo di foto. Al nostro ritorno ne approfittiamo per dare un’occhiatina alla Royal Lochnar Distillery e visitare Crathie Kirk.
La chiesa che di fatto si trova dall’altra parte del parcheggio e dove ogni domenica mattina la Regina Elisabetta assiste(va) alla funzione domenicale.
Dopo la fatica della nostra escusione è ora di viziarci con un buon pranzetto. Partiamo, quindi, alla volta di Braemar, dove dopo la visita limitata al solo esterno dell’omonimo castello, troviamo posto in un classico pub del luogo.
A pancia piena, Braemar si visita meglio.
Ci rimane, però, ancora il desiderio di dare un’occhiata al Fife Arms Hotel e veniamo accontentati. Non siamo riusciti a trovare posto al pub, “ripieghiamo” (si fa per dire) per il Bertie’s Whisky Bar, una sorta di biblioteca del whisky. In questa saletta riservata tutta per voi si ha la possibilità di scegliere tra ben 365 bottiglie di whisky, una per ogni giorno dell’anno. Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta!
Giorno 3: Kildrummy Castle – Craigievar Castle
La giornata inizia con una breve escursione alla Riserva Naturale Muir of Dinnet, che si trova a pochi chilometri da Ballater. Seguendo un percorso ad anello giungiamo ad una caratteristica gola geologica con una drammatica cascata, conosciuta come Burn’ o’ Vat, nascosta nel mezzo dei boschi.
L’abbiamo già detto che l’Aberdeenshire è la regione dei castelli? E allora cosa aspettiamo? Diamo il via alle danze.
Ci aspetta la visita di Kildrummy Castle, un mastodontico castello fortificato in rovina che si trova nell’omonimo villaggio. Un tempo residenza dei conti di Mar, costituisce uno dei pochi esempi di castelli recintati medievali di cui rimanga traccia in Scozia. Il tempo di mangiare la classica soup of the day in una locanda dalla splendida terrazza e via diretti ad Alford, per vedere Craigievar Castle.
Per chi non lo sapesse, questo castello tutto rosa sembra abbia ispirato il castello di Cenerentola di Walt Disney.
Per oggi abbiamo dato a sufficienza e questa sera decidiamo di viziarci. Abbiamo prenotato un tavolo al Rothesay Rooms (che ha sostituito nella gestione l’ex The Carriage).
Lo si trova nell’edificio in legno che in passato era la stazione ferroviaria reale.
La stazione fu originariamente costruita nel 1866 per far sì che la regina Vittoria e la famiglia reale potessero viaggiare in treno fino al vicino Castello di Balmoral.
La stazione venne poi chiusa nel 1966 e venne poi riconvertita negli anni ’70 prima come ufficio per il consiglio dell’Aberdeenshire, poi come ristorante e centro visitatori. Purtroppo nel 2015, un incendio ha devastato questo sito storico, lasciando ben poco del suo glosioso passato, tranne una replica della carrozza usata dalla regina Vittoria e parte della sala d’attesa reale.
Questa fu un’enorme perdita per Ballater e l’area del Royal Deeside. E se oggi questa stazione è tornata al suo antico splendore, lo si deve alla fondazione del pricipe Carlo, ora Re Carlo III, che ha supportato un vasto piano di restauro.
Giorno 4: Escursione a Loch Muick
Se dovessimo riassumere la magnificenza della Scozia in una foto, forse, sceglieremmo una foto scattata qui, a Loch Muick.
Senza timore di essere smentiti è uno dei più bei loch scozzesi che finora abbiamo avuto la fortuna di visitare. Si tratta infatti di un lago di acqua dolce, ai confini con la tenuta di Balmoral, incastonato ai piedi del Lochnagar. A mero titolo di curisosità per tutti gli appassionati di Royal Family segnaliamo che non lontano da Loch Muick si trova Birkhall, la residenza scozzese privata di re Carlo III.
Il Loch Muick Circuit è un percorso circolare di quasi 15 chilometri che consente di costeggiare tutto il loch. E’ una passeggiata per lo più pianeggiante che inizia dal parcheggio di Spittal of Glen Muick.
Noi ne abbiamo approfittato per fare un bel pick-nick fermandoci a metà percorso vicino alla Glas-alt Shiel House, il cottage costruito nel 1868 dalla regina Vittoria dopo la morte del Principe Alberto e tutt’oggi di proprietà della Famiglia Reale.
La parte più impegnativa, ma anche la più bella del sentiero, è sicuramente la sponda opposta rispetto a quella in cui si trova il cottage.
Valutate, quindi, se volete percorre il circuito in senso orario o antiorario.
Giorno 5: Corgarff Castle – Ballidalloch Castle – Strathisla Distillery – Portknockie
Risaliamo in auto e salutiamo a malincuore il Royal Deeside, per dirigerci verso nord in direzione costa del Moray. Scegliamo di proseguire lungo la Old Military Road che il primo giorno di viaggio ci aveva condotto fino a Breamar. Il nostro primo pit-stop fotografico è Corgarff Castle, il castello con la cinta muraria a forma di stella. Ma non è solo la forma del castello a rendere speciale questa tappa.
E’ metà agosto e tutta la valle è un tripudio infinito e sconfinato di erica ed il castello appare completamente immerso nel viola. Qualcosa davvero di incredibile!
La tappa successiva, tanto per cambiare è un castello, Ballidalloch Castle.
Costruito originariamente nel 1546, è noto anche come la Perla del Nord ed è da sempre la dimora dei Macpherson-Grants.
Questo castello caldo e accogliente è pieno di cimeli e fotografie di famiglia, oltre a mobili antichi, porcellane raffinate e una magnifica collezione di dipinti spagnoli del XVII secolo. Non da meno sono gli speledidi giardini, sui cui prati è facile vedere scorrazzare simpatici scoiattoli rossi.
La tenuta ospita anche la famosa mandria di bovini Aberdeen Angus, che può essere vista pascolare pacificamente accanto al castello durante i mesi estivi.
Lo Speyside è il cuore del paese del whisky scozzese con numerose distillerie aperte al pubblico per tour e degustazioni. Possiamo non approfittarne?
Ci fermiamo alla Distilleria Strathisla, la più antica distilleria funzionante nelle Highlands scozzesi, situata nella città di Keith.
La nostra serata si conclude con l’arrivo a Portknockie, dove alloggeremo per le prossime due notti. Finalmente abbiamo la possibilità di ammirare dal vivo Bow Fiddle Rock, un arco marino naturale così chiamato perchè ricorda la punta di un arco da violino. Quanto avevamo atteso questo momento: solo noi, i gabbiani e il respiro del Mare del Nord!
Giorno 6: Cullen – Portsoy
Avete mai assaggiato la zuppa scozzese per eccellenza? Ebben sì, la Cullen Skink è originaria proprio di questo grazioso villaggio di pescatori, che si affaccia sulla costa del Moray. Fatta con patate ed eglefino affumicato è una specialità che in Scozia si trova in quasi tutti i menù, ma mangiarla qui ha tutto un altro sapore.
Da queste parti di cose da fare e vedere ce ne sono parecchie.
Cullen è divisa in “Seatown” sul lungomare, piena di graziosi cottage, e “New Cullen” più in alto sulla collina intorno alla piazza del villaggio, dove la fanno da padroni diversi negozietti storici di antiquariato.
Se poi avete abbastanza tempo, fate come noi e percorrete tutto il path, che corre a est lungo la costa, fino alla bellissima spiaggia di Sunnyside e alle rovine di Findlater Castle.
Se, invece, siete di corsa potete limitarvi a percorrere il sentiero dietro il viadotto che che conduce sopra Castle Hill, una collina ricca di storia.
Si ritiene, infatti, che questo sia il luogo in cui morì Elizabeth de Burgh, moglie di Robert The Bruce, e sembra sia pure il luogo in cui si radunarono le forze del duca di Cumberland prima della battaglia di Culloden.
Il pomeriggio lasciamo Cullen per visitare il vicino villaggio costiero di Portsoy. Agli appassionati di serie tv segnaliamo che il porto e le aree circostanti sono stati utilizzati come sfondo per Peaky Blinders.
Ai golosi, invece, ricordiamo di fare assolutamente un salto da Portsoy Ice Cream per assaggiare il loro pluripremiato gelato.
Per cena scegliamo il Cullen Bay Hotel, un bellissimo hotel con una vista spettacolare sulla spiaggia, dove naturalmente ci torniamo ad abbuffarci con le specialità del luogo. E anche oggi conludiamo la giornata in bellezza!
Giorno 7: Sandend – Macduff – Crovie
E’ ora di rimetterci in marcia. Ma i nostri ragazzi hanno espresso un desiderio: surfare nelle acque del mare del Nord. Fuori ci saranno neanche 10 gradi, fa un freddo cane e tira un vento gelido, ma i nostri piccoli Highlanders non si fanno scoraggiare.
Sandend è una località ideale per questa attività sportiva e il vento regala onde spettacolari. La Suds Surfs School offre in tutta sicurezza lezioni di surf sia per adulti che per bambini. E il divertimento, state tranquilli, è assicurato.
Dopo una veloce pausa pranzo in quel di Banff, non potendo visitare la Duff House che ainoi è ancora chiusa, dirottiamo per Macduff, per vedere il porticciolo dove hanno girato alcune scene della quarta stagione di The Crown.
Visto che siamo in zona, ne approfittiamo per visitare la Talair Swimming Pool, una piscina all’aperto in stile art decò ormai abbandonata da anni, ma che un tempo deve aver regalato agli abitanti del luogo giornate spensierate.
La destinazione finale dell’odierna giornata è il villaggio di Crovie, e davvero non vediamo l’ora di arrivare.
In fin dei conti, tutta questa vacanza è stata pianificata in relazione alla possibilità di alloggiare proprio qui, in uno dei cottage di questo minuscolo villaggio di pescatori.
Chiudete gli occhi e immaginate una singola fila di cottages bianchi a picco sul mare, le finestre e le porte spruzzate dalle onde, il rumore del vento e del mare che ti culla durante tutta la notte.
Pensate che per portare i bagagli dal parcheggio situato all’inizio del villaggio sino al proprio alloggio, bisogna usare una carriola.
Questa è la Scozia di cui è impossibile non innamorarsi e che crea dipendenza. E noi ne siamo totalmente succubi.
Giorno 8: Gardenstown – Huntly – Pennan
Ci prendiamo la mattinata comoda e ne approfittiamo per percorrere a piedi il path che da Crovie porta a Gardenstown.
E’ un percorso breve, ma emozionante che corre alla base della scogliera ed offre romantici scorci da cartolina. Probabilmente sconsigliato in caso di tempesta, quando le grandi onde minacciano anche i villaggi stessi.
In neanche mezz’ora arriviamo a Gardenstown, altro splendido villaggio di pescatori, che nel corso del tempo si è andato a sviluppare in altezza lungo i ripidi pendii.
Proprio le case in cima alla scogliera offrono una vista incredibile della splendida baia. Ne approfittiamo per fare alcune provviste da Eli’s Craft, Cakes & Coffee, una piccola gemma che offre dolcetti, pie, scones appena sfornati da leccarsi i baffi, oltre che originali prodotti di artigianato locale.
Il pomeriggio riprendiamo l’auto per andare nell’entroterra ad Huntly, nel cuore dell’Aberdeenshire, e visitare le rovine dell’omonimo castello, casa ancestrale del clan Gordon.
Visto che siamo arrivati sin qui non ci facciamo sfuggire l’occasione di fermarci allo shop di Dean’s, famosa fabbrica di shortbread scozzesi. Se cercate una buona alternativa, un tantino meno commerciale, rispetto ai più blasonati “Walkers”, vi consigliamo gli shortbread “Dean’s”, leggermente meno burrosi e anche meno dolci.
Sulla via di casa, prima di tornare a goderci l’atmosfera rilassante del nostro cottage a Crovie, tappa obbligata a Pennan.
Situato ai piedi di una ripida collina di arenaria rossa, questo villaggio è noto soprattutto come location del film cult britannico Local Hero con protagonista Burt Lancaster e colonna sonora di Mark Knopler. La cabina telefonica che appare nel film ora rivendica lo status di edificio di culto e di interesse storico. Chi siamo noi per esimerci dallo scattarci il tradizionale selfie davanti?
Giorno 9: Fraserburgh – Rattray Head – Peterhead
Purtroppo il tempo scorre veloce ed è già ora di lasciare Crovie.
La prima tappa della giornata è Fraserburgh, dove ci fermiamo a visitare il Museum of Scottish Lighthouses, che contiene molti oggetti relativi ai fari e alla vita al loro interno.
Abbiamo trovato interessante la visita guidata di Kinnaird Head, che – pensate – in origine era addirittura un castello.
Non stanchi di fari ci spostiamo a Rattray Head, per ammirarne uno splendido esempio. Costruito nel 1895 e progettato da David Alan Stevenson, svetta in mezzo al mare ed è un’ottimo spot fotografico. Ci si arriva percorrendo una strada di campagna un pò dissestatata. Tutto intorno una spiaggia incredibilmente lunga, che si estende per circa 27 km da Peterhead a St Combs, con dune scolpite dal vento che possono raggiungere l’incredibile altezza di 30 metri!
Il programma del pomeriggio prevede un’altra insolita esperienza: la visita del Peterhead Prison Museum. Si tratta di una delle più note prigioni scozzesi conosciuta come “The Hate Hactory“, operativa dal 1888 sino al 2013, e che dal 2016 è stata convertita in museo.
Ma le soprese non sono finite, perchè stasera ci attende un super alloggio.
Stanotte saremo i guardiani di un vero faro, a Buchan Ness Lighthouse.
Altro sogno nel cassetto finalmente depennato dalla nostra infinita wish list!!!
Giorno 10: Newburgh Beach – Fyvie Castle – Haddo House
La costa dell’Aberdeenshire non scarseggia certo di bellissime spiagge, ma se dovessimo scegliere e consigliarne solo una, di sicuro diremmo Newburgh Beach a occhi chiusi! Soprannominata anche “Seal Beach“, questa spiaggia ospita una grande colonia di foche e merita sicuramente una sosta, la prima di questa nostra ennesima giornata nell’Aberdeenshire.
Il tempo di scattare un servizio fotografico alle nostre amiche foche e subito via verso Fyvie Castle, a nostro avviso uno dei più bei castelli dell’Aberdeenshrire Castle Trail.
Torre, torretti, saloni importanti, scale a chiocchiola, non manca nulla per renederlo memorabile. Nemmeno la storia del fantasma della Lady del castello uccisa dal marito che, ritornando per perseguitare il suo uccisore e la nuova amante, ha lasciato il suo nome inciso sul davanzale di una finestra!
Il pomeriggio resta il tempo per visitare anche Haddo House, un’altra storica dimora in stile palladiano georgiano, situata nei pressi del villaggio scozzese di Tarves.
Molto belli i giardini e lo splendido parco, dove ne approfittiamo per passeggiare e rilassarci.
Prima di tornare a casa, ops, al faro, ci fermiamo nei pressi di Cruden Bay a Bullers of Buchan. Lo scenario qui è spettacolare. Uccelli marini di molte specie come pulcinelle di mare, urie e gazze marine proliferano durante la primavera e l’estate, e tutta la cima della scogliera è colorata di fiori selvatici. Peccato solo per il terribile olezzo, ma non si può volere tutto dalla vita!!!
Giorno 11: Drum Castle – Crathes Castle – Maiden Stone
Lasciamo Peterhead e la luce intermittente del nostro faro, per spostarci nell’entroterra. Questo spostamento è dovuto al fatto che stasera saremo ospiti a cena di carissimi amici che abitano vicino ad Inverurie.
Nel frattempo, aggiungiamo la visita di qualche nuovo castello alla nostra personale collezione, iniziando subito da Drum Castle, una delle più antiche case torri di tutta la Scozia.
Anche se siamo un pò fuori mano, le strade dell’Aberdeenshire sono più che scorrevoli. Di fatto nessuna single track, per cui ci muoviamo e maciniamo chilometri agevolmente. Come quasi tutti i castelli della zona, anche Drum Castle è sotto la tutela del National Trust for Scotland che, in questo viaggio, ci ha gentilmente invitato a visitare tutte le sue proprietà.
A neanche un quarto d’ora di distanza si trova pure Crathes Castle, altra tappa imperdibile se siete appassionati di castelli. Anche se non è particolarmente grande è davvero caratteristico, unico nel suo genere: soffitti con travi di legno dipinte, con disegni e scritte. Si trova immerso in un immenso parco e i giardini sono davvero spettacolari.
Prima di andare a cena facciamo un’ultima sosta alla Maiden Stone. Questa pietra pitta di granito rosato, alta quai 3 metri, è anche nota come la “Pietra della Vergine”. La leggenda narra che la figlia del Laird locale avesse scommesso con uno sconosciuto che avrebbe potuto cuocere un bannock (una sorta di pagnotta) più velocemente di quanto lui potesse costruire una strada per la cima del Bennachie, il monte lì vicino. Il premio sarebbe stato la mano della fanciulla. Tuttavia, lo straniero era il diavolo, che finì la strada e tornò a rivendicare il suo premio. La fanciulla scappò dal diavolo e pregò di essere salvata. Secondo il folklore Dio sarebbe quindi intervenuto e l’avrebbe trasformata in pietra. E la tacca, tutt’ora visibile, sarebbe dove il Diavolo avrebbe afferrato la spalla della giovane mentre fuggiva.
Giorno 12: Castle Fraser – Aberdeen
Nuovo giorno, nuovo castello!! Se l’Aberdeenshire è chiamata la regione scozzese dei castelli, come potete vedere, un motivo ci sarà pure! Oggi ci aspetta Castle Fraser, un imponente castello immerso nel verde la cui visita, tra giardini, shop e cinque piani di stanze dagli interni spledidamente arredati, ci occupa l’intera mattinata.
Nel pomeriggio finalmente arriviamo ad Aberdeen. Siamo felici di essere qui e curiosi di visitare quella che chiamano la “Silver City” o anche “The Granite City“, a causa dell’uso onnipresente del granito nell’architettura della città.
Sarà che è una splendida giornata di sole e cielo azzurro, ma la città ci appare decisamente meno grigia di come, di solito, le guide la descrivono.
Iniziamo la nostra visita da Old Aberdeen, l’insediamento più antico della città. Questa zona copre non solo il campus dell’Università di Aberdeen, ma è anche sede del Giardino Botanico, della St Machar Cathedral e del Seaton Park, tappa obbligata per chi ama i fiori e il verde.
A Balgownie, un bellissimo quartiere storico di Old Aberdeen, da non perdere è il Brig o’ Balgownie e le strade acciottolate circostanti. In un attimo ci si ritrova catapultati indietro nel tempo.
Ma il pezzo forte di Aberdeen, quello che più ci fa sognare, è il minuscolo villaggio di Footdee, o Fittie come è pure affettuosamente chiamato, che racchiude tutta l’anima marinara di Aberdeen. E’ incredibile come alla foce del porto di una città così grande ed industrializzata si possa trovare un simile gioiello.
Questo pittoresco villaggio di pescatori, dai cottage colorati ed eccentrici, è stato progettato a metà del XIX secolo da John Smith, che ha anche progettato il famoso Balmoral Castle dell’Aberdeenshire. Lo sapevate?
Giorno 13: Aberdeen
Trascorriamo anche oggi l’intera giornata ad Aberdeen, per visitarne meglio il centro.
Aberdeen, infatti, è la terza città più grande della Scozia, il secondo porto di pesca più grande della Scozia e, addirittura, la capitale dell’industria petrolifera europea.
La principale via dello shopping è Union Street, che pullula di negozi, pub e ristoranti.
Ma è Castlegate ad essere un tempo il vero fulco della città, dove sorge peraltro la stessa Mercat Cross.
Proprio dietro l’angolo di Castlegate si trova poi uno degli edifici più iconici di Aberdeen il Marischal College, un tempo sede dell’università ed oggi del consiglio comunale. Impossibile non notarlo. E’ la seconda struttura in granito più grande del mondo, seguita solo dal palazzo medievale dell’Escorial a Madrid, in Spagna.
In piedi orgoglioso di fronte all’edificio si erge una sorprendente statua di Robert The Bruce.
Ci fermiamo a mangiare per pranzo in un locale davvero particolare lo Slains Castle, un vecchia chiesa sconsacrata trasformata ora in un pub. Per il dolce, invece, optiamo per un gelato da Mackies 19.2, una delle più quotate gelaterie scozzesi.
Scendiamo, quindi, verso il porto che ospita la più antica attività commerciale della Gran Bretagna. Non si può certo negare l’importanza del Mare del Nord per Aberdeen! E’ qui che si trova anche il Museo Marittimo.
Di per sé non è molto grande, ma è comuqnue molto interessante e la terrazza sul tetto dà l’opportunità di dare un’occhiata al bellissimo porto pieno di navi.
Concludiamo, infine, la giornata a Torry Battery. Ci avevano detto che Aberdeen è uno dei posti migliori in Europa per vedere i delfini e che il momento migliore per vedere i delfini è nel pomeriggio e con una marea in arrivo / in aumento.
La verità? Dopo più di due ore di attenta osservazione, di delfini, non abbiamo visto neanche mezza pinna!!!
Giorno 14: Dunnottar Castle – Stonehaven
Quello che, di fatto, è il nostro ultimo giorno nell’Aberdeenshire lo dedichiamo interamente a Stonehaven. E’ la terza volta che torniamo, perchè è proprio vero che casa non è un luogo, ma “It’s a feeling!“.
La passeggiata sulla spiaggia, il Fish & Chips da “The Bay” (uno chippy dei più rinomati in Scozia), il gelato da “Aunty Bettys” sono tradizioni che vanno rispettate.
E poi c’è lui, il castello scozzzese per eccellenza, Dunnottar Castle.
Con la pioggia, con il sole, con la nebbia, con la neve, non delude mai e, finalmente, stavolta riusciamo a visitarlo anche all’interno. Non ci si rende davvero conto di quanto possente poteva essere questa iconica fortezza, finchè non se ne varcano i cancelli d’ingresso. Impossibile non sentire tutto il peso della storia che ancora trasuda dalle sue mura.
Se ne avete la possibilità fate in modo di arrivare al castello percorrendo il sentiero costiero che parte dal porticciolo di Stonehaven. La passeggia è semplice, gli scenari mozzafiato sono assicurati e, se si è fortunati, spesso si possono pure avvistare delfini e foche appena al largo della costa.
Non c’è poi niente di meglio che concludere la serata al The Ship Inn, mangiando ottimo pesce fresco e sorseggiando una pinta di birra in compagnia. E perchè no? Anche un “wee dram” di whisky!
Giorno 15: Stonehaven – Areoporto Edimburgo
Purtroppo anche stavolta la nostra permanenza in Scozia volge al termine.
Abbiamo il volo alle 11 del mattino, per cui dopo una veloce colazione lasciamo Stonehaven e via diretti verso l’aeroporto di Edimburgo che dista un paio d’ore di strada. Consegnamo l’auto ed è già tempo di dire: “See you soon my Bonnie Scotland!”
Sei mai stato nell’Aberdeenshire? Hai già visto qualcuna delle località nominate nell’articolo? Raccontaci!
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