Interamente circondato dalle montagne, Killin è un tradizionale villaggio delle Highlands centrali.
Se state pensando di inserirlo come tappa del vostro prossimo itinerario in Scozia, in questo articolo scoprirete cosa vedere a Killin e molte altre informazioni per la visita.
Cosa vedere a Killin
Alle porte dei Trossachs, il grazioso villaggio di Killin, incastonato a metà tra il fiume Dochart e l’estremità occidentale di Loch Tay è una destinazione che merita indubbiamente una visita.
Ci sono diverse cose da vedere una volta arrivati a Killin, ma ciò che subito colpisce è l’ambiente naturale e il paesaggio circostante: il fiume Dochar che scorre tra i prati verdi, il rumore precipitoso delle cascate, le cime del Ben Lawers all’orizzonte, le pendici delle colline circondate dai boschi e anche un mulino con la ruota che gira.
E’ impossibile non innamorarsi di Killin.
Vi segnaliamo, tra l’altro, che per Killin passa anche la Rob Roy Way, un percorso a piedi che segue le orme di Rob Roy.
Questo sentiero è uno dei tanti percorsi a piedi che si possono fare in Scozia e in 7 giorni vi condurrà attraverso alcuni dei paesaggi più belli delle Highlands meridionali. È lungo tra i 124 e i 151 chilometri (l’esatta lunghezza dipende dal percorso che farete).
Inizia a Drymen e termina a Pitlochry e segue le orme percorse dal mitico Rob Roy MacGregor, passando appunto anche per Killin.
Falls of Dochars
Il pezzo forte di Killin sono sicuramente le Falls of Dochars, delle splendide e spettacolari cascate, che si trovano all’estremità occidentale del Loch Tay.
Il point view migliore per ammirarle è quello dallo storico ponte a cinque archi nel cuore del villaggio, sull’omonimo fiume Dochart. Tranquilli, ci passerete per forza di cose!!!
Nel mezzo del fiume, proprio sotto il Dochart Bridge, circondato dalle acque delle cascate, si trova un lussureggiante isolotto conosciuto come Innis Buidhe, o anche Inchbuie, che in gaelico significa “isola gialla“.
Questo è l’antico cimitero dei membri del Clan MacNab, sicuramente uno dei luoghi di sepoltura più belli della Scozia.
Killin, infatti, era il centro del territorio del Clan McNab.
Il nome del clan deriva dal gaelico Mac an Aba, ovvero “figlio dell’abate“.
I membri del clan tradizionalmente affermano di discendere da uno dei primi abate di Glendochart. Nel corso dei secoli McNab hanno avuto un lungo e sanguinoso conflitto con il Clan Neish. Tant’è che l’emblema del clanMcNab presenta la testa mozzata di un capo del clan rivale.
I MacNab erano così orgogliosi del loro luogo di sepoltura che è celebre la leggenda secondo cui un capo clan avrebbe corteggiato la sua futura sposa dicendole che se lo avesse sposato, avrebbe potuto a sua volta essere sepolta qui.
L’esterno di questo sito ancestrale può essere visto dal ponte, ma vi si può accedere attraversando un piccolo cancello di ferro e scendendo alcuni gradini dal Dochart Bridge.
Per visitarlo basta chiedere le chiavi al Bridge End Mill o alla Killin Library.
Il vecchio Mulino
Sulla sponda nord-occidentale del fiume, dall’altra parte del ponte si trova l’Old Mill, anche noto come St Fillan’ s Mill, un pittoresco ex mulino di tweed del XIX secolo con una ruota restaurata.
Il mulino ospita oggi il Breadalbane Folklore Center, con un’esposizione speciale dedicata proprio a St Fillan. Il santo era un monaco del VII secolo che, secondo quanto si racconta, avrebbe costruito il mulino originario, intorno al 750 dC, proprio in questo punto. Rappresenta l’ultimo di una serie di mulini che operavano fin dall’antichità.
Il mulino di St. Fillan è anche associato a una serie di pietre curative che si dice siano state benedette dal Santo stesso. Si tratta di otto pietre consumate dall’acqua e di varie dimensioni.
Sono conservate in una nicchia nel muro del mulino e la paglia su cui giacciono viene tradizionalmente cambiata ogni 5 gennaio, che corrisponde alla data della vigilia di Natale del calendario giuliano.
Sempre nel rispetto della tradizione il mulino non viene messo in funzione il giorno di San Fillan (20 gennaio) in segno di devozione e forse anche per scaramanzia, per prevenire possibili disastri che si pensava potessere essere conseguenza dalla mancata e adeguata venerazione del Santo.
Il cerchio di pietre di Killin
Ecco un altro must-see impredibile se vi trovate a passare da queste parti.
Killin Stone Circle è un cerchio di pietre, risalente al neolitico, situato appena fuori dal villaggio di Killin.
Conosciuto anche come Kinnel Stone Circle, si ritiene risalga addirittura a circa quattro o cinquemila anni fa.
Ma è impossibile saperlo con esattezza, poiché non si hanno molte informazioni sul luogo. Di sicuro è un sito dall’indubbio fascino e mistero.
Per gli appassioati del genere, magari della serie Outlander, vi sentirete come se foste arrivati a Craig Na Dun.
Rispetto ad altri cerchi di pietre che abbiamo avuto modo di visitare in Scozia, qui le pietre, non molto grandi.
Le trovate in un campo privato adibito a pascolo, a circa 10 minuti a piedi dal ponte e dalle cascate. Vi si arriva percorrendo un bellissimo viale alberato, che costeggia il fiume ed inizia proprio accanto al Falls of Dochart Inn.
Una volta lì, potete tranquillamente entrare nella proprietà, a patto di chiudere il cancello, perchè non scappino mucche e pecore che bazzicano intorno.
Main Street
Killin come vi abbiamo subito anticipato è di fatto un villaggio piuttosto piccolo che si sviluppa lungo la strada pincipale, la Main Street.
A questo proposito, vi segnaliamo che all’estremità nord della strada principale, si trova Breadalbane Park, un parco pubblico donato al villaggio nel 1953 per celebrare l’incoronazione di Elisabetta II.
Se attraverserete i cancelli del parco e seguirete il sentiero lastricato alla vostra sinistra arriverete ad una pietra solitaria incastonata nel prato.
E’ nota come Fingal’s Stone o talvolta come Fingal’s Grave Stone.
Si narra segni il luogo di sepoltura del leggendario gigante celtico Fingal.
Finlarig Castle
Alla periferia di Killin, in direzione Loch Tay, si trovano le rovine del castello di Finlarig, la roccaforte di Sir Duncan Campbell, il famigerato “Black Duncan”.
Il castello risale, invero, all’XI secolo ma fu ricostruito da Campbell nel XVI secolo. Sopra la porta ci sono gli stemmi di Giacomo I e della regina Anna, segno dell’approvazione reale di cui godevano i Campbell.
Si dice che nel 1651 il parlamento scozzese fu convocato per riunirsi al castello di Finlarig, ma che in realtà si presentarono solo tre membri.
Si racconta anche che Rob Roy MacGregor abbia visitato il castello nel 1713.
Oggi di Finlarig Castle, che si erge solitario su una collina boscosa, purtroppo, rimane ben poco e si presenta come un cumolo di tetre rovine.
Solo la parte sud del castello è abbastanza conservata e si riescono a riconoscere le cantine, una torre e i resti di quella che doveva essere una scala chiocciola.
La caratteristica più misteriosa del castello, però, si trova appena fuori dalle sue mura settentrionali.
Si tratta di una fossa rettangolare rivestita di pietra.
Quasi certamente doveva essere una cisterna che, in assenza di un pozzo, veniva utilizzata per trattenere l’acqua che scendeva giù dal tetto del castello.
Le leggende, però, non sono mai mancate.
Secondo il folklore locale si è diffsua la voce che potesse, invece, trattarsi di una fossa di decapitazione, dove gli sfortunati erano costretti a inginocchiarsi, ponendo la testa nell’incavo ad un’estremità, mentre l’ascia veniva brandita in aria.
La leggenda narra anche che i signori Campbell di Finlarig assistessero dalle finestre del castello, mentre le loro vittime venivano giustiziate, come intrattenimento dopo cena.
Il Mausoleo di Breadalbane
Nei pressi del castello si trovano pure le rovine del Mausoleo di Breadalbane, in precarie condizioni e ricoperte di fitta vegetazione.
Questo fu costruito nel 1830, forse sul sito di una precedente cappella eretta nel 1523 da Sir Colin Campbell, il 3° Laird di Glenorchy.
La Cappella della Beata Vergine era il tradizionale luogo di sepoltura dei Campbell di Breadalbane.
Il mausoleo era presumibilmente già caduto in disuso nel 1922, quando Sir Gavin Campbell, 17° Laird di Glenorchy e 4° Marchese di Breadalbane fu sepolto nelle vicinanze, seguito da sua moglie, Lady Alma Graham nel 1932.
Le croci di pietra celtiche che individuano le loro tombe occupano un sito che segue secoli di tradizione familiare. Anche se appaiono abbandonate, stando quasi all’ombra delle rovine del castello di Finlarig e del mausoleo.
Ci teniamo a sottolineare che il castello di Finlarig è proprietà privata e che, come avvisano i cartelli posti in loco, le rovine sia del castello che del mausoleo sono pericolose.
Per cui, soprattutto se viaggiate con bambini, fate attenzione.
Dove mangiare a Killin
Per quanto sia un villaggio piccolo e minuscolo, Killin è una tappa ideale per il pranzo se ci si trova nelle Highlands, magari diretti a Glencoe o Loch Ness.
Noi vi consigliamo il pub/ristorante del Falls of Dochart Inn, che trovate proprio davanti al ponte e alle cascate.
Si mangia davvero bene e servono, in un ambiente tradizionale, piatti tipici scozzesi: haggis, Stornoway black Pudding, e prodotti locali come la carne di cervo.
Come arrivare a Killin
Grazie alla sua posizione, centrale e nel cuore delle Highlands meridionali, Killin si raggiunge piuttosto facilmente sia in auto che con i mezzi pubbblici.
Se viaggiate in auto on the road, partendo da Edimburgo, ci vogliono poco meno di 2 ore. Basta percorrrere la M9 verso Stirling e, una volta, lì prendere la A84 verso Crianlarich.
Partendo da Glasgow, il tragitto risulta ancora più breve, circa un’ora e mezza.
Per il percorso più velcoce e diretto prendete la M80 verso Stirling e un a volta lì sempre la A84 verso Crianlarich. Cambia poco!
Se invece preferite servirvi dei mezzi pubblici, sarà ovviamente più complesso.
Per forza di cose, dovrete prima arrivare a Stirling (in autobus o in treno) e da lì prendere due autobus locali (circa 2 ore di viaggio tra Stirling e Killin).
Stai organizzando una visita a Killin e alle Falls of Dochart e hai altri dubbi o curiosità? Lascia un commento qui sotto!
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