Avete intenzione di visitare Edimburgo, ma avete solo un weekend a disposizione?
Edimburgo in 2 giorni?
Yes, you can!
Vi proponiamo un itinerario ideale di 2 giorni per sfruttare al massimo il vostro weekend e per non perdere il meglio di quanto la capitale scozzese ha da offrire.
Siete dei nostri? Dai che partiamo!
Cosa fare e vedere ad Edimburgo in 2 giorni
Siamo onesti innanzitutto.
Abbiamo detto che è possibile visitare Edimburgo in 2 giorni, non che si può vedere tutto.
Per quanto ci riguarda, 2 giorni sono pochi.
Sono solo il minimo sindacale per avere un assaggio delle principali attrazioni della città.
Certo Edimburgo non è una metropoli equiparabile, per grandezza, ad altre città europee come Parigi o Londra.
Si visita e si gira tranquillamente a piedi.
E per questo, tutto sommato si presta benissimo per una fuga romantica ed essere visitata in un fine settimana.
Non per questo, però, fate però l’errore di sottovalutarla.
Di cose da fare e vedere ce ne sono davvero tante e, vi accorgerete subito che Edimburgo è semplicemente stupenda.
Non a caso, con oltre 2 milioni di turisti all’anno, è la seconda città del Regno Unito più visitata, dopo Londra.
Un motivo ci sarà!!!
Nella pianificazione del viaggio potete aiutarvi con la nostra mappa interattiva di Edimburgo.
La potete scaricare in modo tale da poter facilmente localizzare tutti i luoghi più importanti che visiterete a Edimburgo in questi 2 giorni (in verde sono segnate tutte locations che si trovano nella Old Town e in azzurro nella Città Nuova. Unica eccezione Arthur’s Seat, che non fa parte della nè della Old nè della New Town, ma abbiamo inserito come eventuale tappa del secondo giorno).
Un ultimo consiglio.
Se pensate di venire ad Edimburgo per un fine settimana, valutate l’acquisto del biglietto Royal Edinburgh.
Si tratta del pass turistico della città che include l’ingresso al Castello, al Palazzo di Holyrood e il Royal Yacht Britannia.
Il tutto senza lo stress delle code.
Avrete anche 48 ore di accesso illimitato alle tre principali linee di autobus turistici della città.
Che aspettate ancora?
Preparate i bagagli che non c’è tempo da perdere.
Leggi anche: Edimburgo, quale Pass turistico per visitare la città?
Cosa vedere ad Edimburgo: Giorno 1
La Old Town di Edimburgo
Iniziamo il primo giorno del nostro itinerario dalla Old Town di Edimburgo.
Il Royal Mile è l’arteria centrale, il cuore pulsante della Città Vecchia e la maggior parte delle sue attrazioni sono concentrate lungo i suoi quasi due chilometri.
Si parte dal Castello di Edimburgo e si scende giù sino ad Holyrood Palace, facendo nel mezzo qualche piccola deviazione.
Calcolate che se volete visitarli entrambi, sia il castello che Holyrood Palace, non rimarrà tempo per fare e vedere molto altro.
Per cui se si tratta della vostra prima visita vi consigliamo di scegliere, a malincuore, uno dei due.
Magari riservate la visita dell’altro nel caso in cui, il giorno successivo, il meteo dovesse essere poco clemente.
Un posto al chiuso, quando piove, è sempre una valida alternativa.
Castello di Edimburgo
Da qualunque parte lo si osservi, lo skyline di Edimburgo è dominato dal Castello.
Non si può, quindi, non iniziare la visita della capitale scozzese se non da qui: il vero fulcro della città.

Il castello è il luogo storico più importate e più visitato di Edimburgo.
È situato su una collina a ovest del centro storico, Castle Hill, ed è circondato da neri dirupi che lo rendono di fatto inespugnabile su ben tre lati.
Il quarto lato, che si affaccia sul Royal Mile, è quello da cui entrerete attraversando l’Explanade, la grande piazza d’armi risalente al 1820 da cui si gode una visuale magnifica.
Quella che ogni anno, ad agosto, ospita il famoso Royal Military Tatoo.
Nel corso dei secoli, come potrete immaginare, il castello ha svolto più funzioni, ma in primis quello di Palazzo Reale.
Il Royal Palace fu costruito durante il XV e XVI sec., sebbene sia poi stato ristrutturato in diverse occasioni.
Ed è qui che si trova una delle sale più importanti, la Camera della Corona, che ospita i preziosi della corona scozzese.
Conosciuti anche come Honours of Scotland, si tratta dei più antichi gioielli reali d’Europa e sono composti da corona, spada e scettro reale.
Non meno importante e cara agli scozzesi, però, è The Stone of Destiny, la leggendaria pietra su cui i re scozzesi sono stati incoronati per secoli.
Trafugata dalla Scone Abbey, vicino a Perth, dal monarca inglese Edoardo I nel 1296 rimase a Londra per 700 anni, per finalmente fare ritorno in Scozia soltanto nel 1996.
Nel seminterrato della fortezza, sotto la Great Hall, si trovano le Castle Vaults, un luogo famigerato usato nel corso dei secoli come prigione militare.
Ma la parte più antica del castello è costituita dalla Cappella di Santa Margarita, una semplice stuttura di foggia romanica costruita verso 1130 dai re Davide I o Alessandro I in onore dell madre, la regina Margherita.
Calcolate che per una visita completa del castello serviranno quasi tre ore.
Se potete, fate in modo che la vostra visita coincida con lo sparo del One O’Clock Gun, il cannone che ogni giorno alle 13 (tranne la domenica, Natale e Venerdì Santo) esplode un colpo assordante.
Regolatevi!
The Scotch Whisky Experience e Camera Obscura
Praticamente accanto al castello si trovano altre due celebri “attrazioni” della città di Edimburgo.
Siete appassionati di whisky e volete sapere tutto “sull’acqua della vita”?
Non perdetevi The Scotch Whisky Experience.
Non è una distilleria, ma consente comunque ai visitatori di scoprire passo dopo passo il processo di produzione del whisky senza per forza doversi allontanare dalla capitale.
Con un totale di quasi 3.400 bottiglie di whisky scozzese, the Scotch Whisky Experience ospita la più grande collezione al mondo di whisky scozzese.
Sempre a pochi passi dall’Esplanade del castello si trova pure The Camera Obscura & World of Illusions.
Progettata, nel 1835, da Maria Theresa Short, la Camera Obscura vera e propria è una delle attrazioni più antiche di Edimburgo.
Si trova all’ultimo piano dell’edificio ed è una sorta di periscopio che, attraverso un sistema di specchi e lenti, permette di vedere proiettate su una superficie bianca concava le immagini a 360° e in tempo reale della città (acquista qui il tuo biglietto)
Nei cinque piani sottostanti, invece, vi attende, un mondo di magia e illusioni ottiche.
Labirinti di specchi, misteriosi ologrammi, immagini tridimensionali, tunnel fluorescenti, telecamere termiche e molto altro, vi faranno scoprire che non sempre tutto è come sembra.
Se viaggiate con bambini è assolutamente imperdibile!
Il Royal Mile e i suoi close
Dopo esservi lasciati il Castello alle spalle è ora di iniziare a percorrere il Royal Mile, la strada più importante di Edimburgo.
È di fatto la spina dorsale della Old Town, da cui si diramano, come tante lische di pesce, i caratteristici close.
Anche se in realtà è tutto un continuum, il Royal Mile è suddiviso in 4 sezioni: Castelhill, Lawnmarket, High Street e Canongate.
Lungo questa via, troverete quelli quelli che, un tempo, erano noti come i grattacieli di Edimburgo.
Si tratta di edifici con 5 o 6 piani, che per l’epoca medievale cui risalgono costituivano una vera rivoluzione, quasi una sorta di piccola New York ante litteram.
Notate che sotto il livello della strada si trovano altri piani, dove all’epoca, in condizioni igieniche pietose, viveva ammassata la popolazione più povera.
Vale però la pena di percorrere non solo la via principale, ma anche di entrare negli stretti vicoli che si trovano lungo il Royal Mile.
Conosciuti come closes, molto spesso si aprono su ampi cortili, graziosi giardini, strette e anguste scalinate.
In uno di questi, si trova lo Writers Museum, tappa imperdibile per tutti gli amanti della letteratura scozzese: Walter Scott, Robert Burns e Robert Louis Stevenson in primis.
Vi si accede da Lady Stair’s Close.
Un altro close, diventanto negli ultimi anni una delle attrazioni turistiche più visitate della città, è Mary King’s close.
Si tratta di un dedalo di vicoli rimasti sepolti per anni e riportati alla luce sono di recente.
Grazie ad un apposito tour potrete andare alla scoperta della Edimburgo sotterranea, facendo letteralmente un tuffo nel passato.
St. Giles Cathedral
Non mancate di fare una breve sosta a St. Giles Cathedral, costruita in onore del patrono della città, San Egidio.
Insieme a Canongate Kirk è una delle chiese principali della città, oltre che culla del Presbiterianesimo scozzese.
Non si tratta di una vera e propria cattedrale, in quanto, in verità, non è mai stata sede vescovile.
All’interno tra i dettagli che sicuramente attireranno la vostra attenzione ci sono le bellissime vetrate e la statua di John Knox.
Da non perdere, poi, la Thirstle Chapel o Cappella del cardo, che appartiene all’ordine della cavalleria che porta lo stesso nome.
Questo ordine fu fondato da re Giacomo II ed è formato, ancora oggi, dal re e da 16 cavalieri scelti direttamente dal monarca in carica.
La cappella è piccola, ma semplicemente meravigliosa.
E’ totalmente decorata, dal soffitto al pavimento, di deliziosi pannelli di legno.
Tra le decorazini più curiose e preziose, vi segnaliamo di notare la piccola statua in legno di un angelo che suona la cornamusa nell’angolo destro della porta.
Victoria Street e Grassmarket
Victoria Street è una delle vie più importanti di Edimburgo, oltre che una delle più belle e pittoresche.
A detta degli appassionati di Harry Potter, ricorda molto Diagon Alley.
Conosciuta anche come “la strada a 2 piani”, perchè strutturata su due livelli , è caratterizata da palazzi e vetrine molto colorate.
Vi si possono trovare caffè, piccoli negozi, botteghe di abbigliamento, accessori vintage e molto altro.
Non lontano, si trova pure una delle piazze iconiche della Old Town di Edimburgo: Grassmarket.
Arrivarci provenendo dal Royal Mile è facile.
Basta prendere George IV Bridge, scendere per Victoria Street e, in meno di 5 minuti, sarete arrivati.
Circondata da bar e ristoranti, è il posto ideale per uno spuntino o un pranzo veloce.
Molte di questi locali erano, in epoca medioevale, le locande che accoglievano gli agricoltori che venivano in città per vendere mucche e cavalli.
Questa piazza, infatti, è stata negli anni la sede un pò di tutto: del mercato, ma anche delle pubbliche esecuzioni capitali.
Era qui che si trovava la forca.
Ed è in questa piazza che vennero giustiziati, nella seconda metà del 17 ° secolo, più di 100 covenanters, i presbiteriani scozzesi che si opponevano alla preminenza della dottrina della chiesa inglese.
Greyfriars Kikyard
A tre minuti a piedi da Grassmarket, se prendete Cowgatehead e poi Candlemaker Row, si trova un’altra interessante, quanta insolita, location da non perdere.
Si tratta del cimitero di Greyfriars.
Come tutti gli altri cimiteri in Scozia, anche questo ha un indubbio fascino.
Tra le altre cose, si racconta che la scrittrice JK Rowling, mentre scriveva Harry Potter ai tavoli di una caffetteria vicina, abbia tratto spunto dalle tombe di questo cimitero per i nomi dei protagonisti dei suoi romanzi.
E’ tutt’altro che un caso che da un angolo del cimitero, si abbia un’ottima visuale sulla George Heriot School.
Questa scuola, originariamente per orfani, è oggi una delle scuole più costose di Edimburgo e, per il design della sua facciata, ricorda molto la scuola di magia di Hogwarts.
Nel cimitero c’è poi anche un’area chiusa e non accessibile, per via di alcuni strani eventi a carattere paranormale che si sono verificati alcuni anni fa.
Queste inquietati manifestazioni pare si concentrino nelle vicinanze della tomba di un personaggio crudele conosciuto come Judge MacKenzie, o anche come Bloody MacKenzie.
Nel XVI secolo costui perseguitò i seguaci della chiesa presbiteriana scozzese (i Covenanters) per ordine del re cattolico, comettendo enormi atrocità.
Il suo spirito continuerebbe a seminare il panico nel cimitero e nessuno sembra poterlo fermare.
Una visita notturna al cimitero è per “only the Brave!!!“
Greyfriars Bobby
Ma questo cimitero è noto anche per un’altra vecchia storia, decisamente più commovente e meno inquientante.
A metà del diciannovesimo secolo, John Gray, un poliziotto di Edimburgo, aveva un cucciolo di skye terrier, di nome Bobby.
Quando nel 1858 l’uomo morì, fu sepolto nel cimitero di Greyfriars, accanto all’omonima chiesa.
Si racconta il fedele cane non si sia mai allontanato e, per i successivi 14 anni, abbia continuato a vegliare sulla tomba del suo padrone.
Quando anche Bobby morì nel 1872, venne sepolto, non distante dal suo amato padrone.
Ancora oggi la sua tomba, che può essere visitata, è motivo di pellegrinaggio.
Potete, inoltre, trovare una statua di Bobby a sud del ponte di George IV.
Leggi anche: Greyfriars Bobby, il cane più famoso di Edimburgo
Museo Nazionale Scozzese
Tra i vari musei che è possibile visitare gratuitamente ad Edimburgo vi consigliamo il National Museum of Scotland.
L’ingresso si trova proprio di fronte alla statua di Bobby Greyfriars.
L’edificio costa di 6 piani e nelle numerose sale si trovano oggetti di ogni genere.
Impossibile non trovare qualcosa che non riesca ad attirare l’attenzione e l’interesse sia di grandi che di piccini.
Le mostre qui sono tra le più varie, dalla paleontologia alla geologia, dalla botanica all’arte e alla storia naturale.
Nelle sale del National Museum of Scotland dedicato alla scienza e alla tecnologia troviamo capsule aerospaziali o persino un’auto di Formula 1.
E’ qui, tra le altre cose, che si trova, imbalsamata, la pecora Dolly, celebre per essere stato il primo animale al mondo ad essere clonato.
Chi appartiene alla nostra generazione ricorderà bene che, nel 1996, la notizia occupò per giorni le prime pagine dei giornali.
Sempre in questo museo sono esposti 93 pezzi di scacchi, risalenti al XII secolo, rinvenuti sulla spiaggia di Uig sull’isola di Lewis nel 1831.
Quando infine sarete stanchi di girovagare per il museo, seguite il nostro consiglio.
Prendete l’ascensore e salite sulla terrazza all’ultimo piano.
Da quassù, la vista sul Castello di Edimburgo è davvero strepitosa e senza eguali.
Parlamento Scozzese
Quasi alla fine del Royal Mile vi imbatterete in un grande edificio moderno.
È il Parlamento scozzese, opera dell’architetto catalano Enric Miralles, che è stato inaugurato nel 2004.
La sua realizzazione è stata accompagnato da grandi controversie per via dell’aspetto ecessivamente moderno della costruzione.
L’edificio combina cemento, legno, vetro e acciaio e, a detta dei suoi detrattori, appare poco in linea con gli altri edifici che lo circondano.
Per fare un confronto e rendervene conto, date un’occhiata a White Horse Close, uno dei close più belli e affascinati della città di Edimburgo, che si trova di fronte.
Impossibile non rimanere stregati dalla bellezza di questo angolo nascosto che sembra appena uscito dalle pagine di un romanzo d’altri tempi.
Holyrood Palace
E per concludere la giornata, eccoci arrivati alla fine del Royal Mile e alle porte di Holyrood Palace.
Il palazzo reale di Holyrood è la residenza ufficiale della regina quando viaggia in Scozia e, pertanto, in tali occasioni è chiuso al pubblico.
Il resto dell’anno, però, è possibile visitarlo e fare un tour con audioguida in italiano, che include la vicina abbazia del XII secolo.
Il palazzo iniziò a essere costruito nel 1503 per ospitare la famiglia reale, che fino ad allora aveva vissuto nel castello.
Mary Stuart, la sua residente più illustre, visse qui tra il 1561 e il 1567.
Nel corso della visita potrete visitare le sue stanze e la torre dove, nel 1565, ebbe luogo uno degli episodi più tragici della sua vita: l’uccisione del suo presunto amante, David Rizzio.
Accanto al palazzo si trova l’ Abbazia di Holyrood, un luogo romantico in rovina, la cui visita è compresa nel prezzo del biglietto d’ingresso.
Costruita nel 1128 per ordine del re David I di Scozia, è luogo di sepoltura di diversi sovrani scozzesi.
Passeggiare tra le sue rovine, con le finestre senza vetrate e un cielo aperto come soffitto, regala una sensazione di fascino, storia e romanticismo.
Peraltro, le origini dell’abbazia affondrebbero in una leggenda.
Si narra che una domenica, prima di andare a messa, il re fosse andato a caccia nella foresta lì vicino, quando improvvisamente sarebbe apparso un cervo dalle grandi corna che stava per ucciderlo.
Fu proprio in quel momento che accadde un miracolo.
Una croce d’oro sarebbe apparsa tra le corna e due angeli avrebbe fatto fuggire l’animale.
Da allora, il simbolo di Holyrood è una testa di cervo con le corna e una croce nel mezzo.
In verità, sembra che i due angeli fossero due giovani della zona, che vennero poi nominati cavalieri dal re.
In ogni caso, la costruzione dell’Abbazia si deve questo episodio miracoloso, quale ringraziamento del re ad avere avuta salva la vita.
Tour dei fantasmi e un bel Pub
Se ancora non siete troppo stanchi valutate la possibilità di partecipare ad un un tour serale dei fantasmi.
Edimburgo è una città che, con il calar delle tenebre, accentua quel suo carattere gotico e misterioso.
Grazie ad una storia intrisa di omicidi, stregoneria e perstilenze, non è certo un caso sia tutt’oggi considerata una delle città più infestate d’Europa.
Il numero di fenomeni paranormali nel corso dei secoli ne ha accresciuto la fama.
State comunque tranquilli.
Non è nulla di pauroso o particolarmente inquietante.
Noi vi consigliamo sin d’ora quello in italiano proposto da Scozia Tour, cui hanno partecipato senza alcun problema anche i nostri bambini, che ne ne sono rimasti a dir poco entusiasti.
La guida che vi accompagnerà vi racconterà storie e leggende che sapranno catapultarvi nell’atmosfera dark della Edimburgo più sinistra.
Leggi anche: Leggende, misteri e fantasmi della Vecchia Edimburgo
Ma, come concludere degnamente la prima giornata di questo weekend ad Edimburgo?
Bhe, noi non abbiamo dubbi.
Una serata in uno dei tradizionali pub della città è quello che ci vuole.
Con una bella pinta di birra o un buon whisky scozzese vi rinfrancherete in men che non si dica dalle fatiche della giornata.
Non credete?
Cosa vedere ad Edimburgo: Giorno 2
La New Town di Edimburgo
Speriamo abbiate dormito bene e siate carichi per ripartire.
Anche oggi ci attende una giornata bella impegnativa con tante cose da vedere e da scoprire ad Edimburgo.
Il secondo giorno di questo weekend sarà interamente dedicato alla New Town e ad alcuni pittoreschi quartieri come Dean Village e Stockbridge, che non potete lasciarvi sfuggire.
Per prima cosa, però, occhio a non farvi ingannare dal nome.
La New Town di Edimburgo non è così “nuova” come si possa pensare.
Questo quartiere nacque come conseguenza del declino e del sovraffollamento della Old Town.
Nel medioevo, infatti, ricchi, poveri, commercianti, pensatori, criminali vivevano tutti insieme appassionatamente nella vecchia e caotica Old Town di Edimburgo.
Dopo l’Union Act con l’Inghilterra del 1707, però, le classi benestanti e d’élite della città decisero di partire per Londra, mentre gli intellettuali e l’intera magistratura scozzese decisero di rimane e formare una nuova classe medio-alta scozzese.
Per ospitare questa emergente classe sociale, fu pianificata la costruzione di una nuova città, nella parte nord di Edimburgo.
L’intera New Town è un’area carica di architettura snella e artistica, nello stile georgiano dell’epoca, e con molti tocchi e caratteristiche neoclassiche.
In un certo senso rappresenta l’antitesi, anche proprio dal punto di vista architettonico, della Old Town, da cui è separata dai giardini di Pricess Street.
Protagonista della vita politica e sociale della città durante il XVIII e XIX secolo, è oggi l’anima “commerciale” di Edimburgo.
E’ qui che si trovano i grandi magazzini, le luminose vie dello shopping, i bar alla moda bar e i ristoranti più esclusivi.
Ma, bando alle ciance, scopriamo insieme gli angoli e i segreti di una delle zone più vivaci di Edimburgo.
Calton Hill e i suoi Monumenti
Partiamo subito attraversando il North Bridge per arrivare in uno dei luoghi must-see, da non perdere del nostro weekend: Calton Hill.
Da questa collina, che si trova ad est della New Town, si può godere di una delle migliori vedute a 360° su Edimburgo, con il castello in lontananza.
In cima alla collina si trovano alcuni dei monumenti commemorativi più importanti della città, che hanno valso alla capitale scozzese l’appellativo di “Atene del Nord“.
Anche se a dire il vero nessuno di questi, poi, ha mai svolto la funzione per cui erano stati costruiti.
Da un lato, si trova il monumento nazionale scozzese.
Fu costruito nel 1822 a immagine e somiglianza del Partenone greco, ma non venne mai completato.
L’idea era di onorare gli eroi scozzesi delle guerre napoleoniche.
I fondi a disposizione, tuttavia, finirono già dopo la costruzione delle prime 12 colonne.
Ed ora si trova lì, in mezzo alla collina, senza alcuna pratica utilità e senza distinguersi particolarmente per la sua bellezza.
Per questo è anche soprannominato dai cittadini “la vergogna di Edimburgo“.
Dall’altra parte di Calton Hill, simile ad un telescopio rovesciato rivolto verso le stelle, si trova il monumento alla vittoria di Trafalgar, in onore dell’ammiraglio Nelson.
Sulla cima della torre si volle installare una “timeball”, una sfera di tempo, che segnava l’una, in modo che i marinai del porto di Leith sapessero sempre che ora fosse.
L’unico problema è che l’ideatore di questo ingenioso sistema non aveva tenuto conto del fatto che molto spesso Edimburgo è coperta da una fitta coltre di nebbia, detta haar, che proviene dalla costa e che ricopre la città per diversi giorni.
Quindi i marinai non potevano assolutamente vedere la palla.
Ecco perchè non molti anni dopo, nel 1861, questo segnale di avviso orario venne sostituito dal cannone dell’una, il più noto One O’Clock Gun, sparato dal Castello di Edimburgo.
Quindi, anche se la palla è tutt’oggi in servizio, di fatto si tratta di un altro monumento che, almeno all’epoca, era stato costruito per niente.
E, infine, l’osservatorio municipale.
Pieno di sofisticate apparecchiature astronomiche per il periodo in cui fu costruito (1818), non fu mai utilizzato.
In sintesi, tre monumenti che non hanno mai riscosso molto successo e che, ora vengono visitati da molti turisti più che altro per via delle magnifiche vedute della città che si godono da lì.
Se potete ritornateci all’ora del tramonto.
Old Calton Burial Ground
Dopo aver osservato la città dalla cima di Calton Hill, scendiamo giù dalla collina per dirigerci verso la New Town.
Prima, però, ricordatevi di fare una tappa anche al veccchio cimitero di Calton Hill, più propriamente chiamato Old Calton Burial Ground.
Ciò che attira maggiormente l’attenzione dei turisti che vengono a visitarlo è che questo piccolo cimitero ospita la tomba del famoso filosofo scozzese, David Hume, di cui sicuramnete il giorno precedente avrete visto la statua di fornte alla cattedrale di St. Giles.
La sua tomba si trova all’interno di un mausoleo progettato dall’architetto Robert Adam.
Scott Monument
I Princes Street Gardens sono chiusi, a nord, da Princess Street, che rappresenta il limite meridionale della New Town.
Proprio qui si trova il monumento eretto e dedicato a Walter Scott, uno dei più importanti scrittori nella storia della Scozia.
Si tratta di un enorme pinnacolo di foggia neogotica, inaugurato a metà del XIX secolo ed interamente decorato con statue di personaggi dei romanzi dello scrittore.
Sir Walter Scott, infatti, visse per alcuni anni nella New Town di Edimburgo, prima di trasferirsi nella sua casa di Abbotsford negli Scottish Borders.
Il caratteristico colore annerito è una conseguenza dello smog della città, che però nulla toglie al fascino del monumento.
Coloro che se la sentono – e vogliono pagare il biglietto d’ingresso – possono salire fino alla cima dello Scott Monument, che è alto circa 61 metri.
I suoi 287 gradini portano ad una terrazza con una vista magnifica sulla città vecchia e nuova.
Anche se in verità, sia da Princess Street che da Calton Hill, si possono godere di altrettanto splendidi panorami e, per giunta, gratuitamente.
Princes Street Gardens
Tra i numerosi parchi e giardini da vedere ad Edimburgo, quelli su Princess Street sono sicuramente i più belli.
Sono, in un certo senso, il polmone verde della città.
Si trovano proprio sotto il Castello di Edimburgo, tra la Old Town e la New Town, e rappresentano per i cittadini di Edimburgo il luogo ideale per riposarsi e godere di un momento di relax distesi sull’erba, soprattutto quando le belle gionate lo consentono.
La cosa curiosa è che questi giardini, i più grandi della capitale scozzese, sorgono in quello che, un tempo, era un lago.
Loch Norv venne prosciugato all’inizio del diciannovesimo secolo.
Era in questo lago, dalla forma allungata, che venivano scaricati tutti i rifiuti della città e venivano gettate anche le streghe.
Proprio nel mezzo dei giardini si trova The Mound, una collina artificiale formata con la terra rimossa per scavare le fondamenta della New Town.
E’ qui che si trova l’edificio neoclassico della National Gallery.
In corrispondenza dell’entrata ad ovest, all’angolo tra Princes Street e The Mound, vi imbatterete invece in The Floral Clock, un orologio perfettamente funzionante fatto tutto di fiori.
Commissionato nel 1903, fu il primo del suo genere al mondo e da allora, ogni anno, gli viene data una forma diversa.
All’estremità occidentale, attraversando il parco di un antico cimitero le cui lapidi lanciano ombre alquanto suggestive, troverete la chiesa presbiteriana di St Cuthbert.
Si tratta di un edificio costruito nel decennio 1890-1900, ma che sorge su un sito menzionato già nel 1127, come chiesa medievale.
E’ un piccolo gioiellino carico di storia scozzese, che svetta all’ombra del più importante ed imponente castello.
Un altro dei punti di forza dei giardini sono poi le sue fontane.
La più celebre, tra l’altro con vista mozzafiato sul Castello di Edimburgo, è la Ross Fountain.
Tenete, tuttavia, presente che i giardini di Princes Street mutano il loro aspetto a seconda del periodo in cui visiterete Edimburgo.
I giardini sono sede di eventi interessanti e diversi tutto l’anno.
A dicembre, ad esempio, ospitano i famosi mercatini di Natale, dove è possibile passeggiare ta le bancarelle e fare un giro sulle giostre.
Strade e negozi della New Town
La New Town fu progettata con la struttura di una griglia perfetta.
La strada principale che si incontra appena giù dal centro storico è Princes Street.
I suoi splendidi edifici furono costruiti di fronte ai Princes Street Gardens in modo che godessero sempre di una splendida vista sul castello e sulla Old Town.
Oggi questa strada è la via più frequentata e animata della New Town.
Piena di negozi e gente che fa shopping, è qui che si trova Jenners, il più vecchio grande magazzino indipendente del mondo.
Fondato intorno alla prima metà del XIX secolo, l’edificio ha dovuto essere ricostruito nel 1895 dopo un incendio.
All’interno dei magazzini si respira ancora l’aria elegante del tempo cui risale.
Alcune scale mobili e ascensori sono ancora quelli originali.
Naturalmente, sempre lungo la stessa via, scommettiamo che non mancherà di attirare la vostra attenzione il Balmoral Hotel.
E’ senza dubbio uno degli edifici più rappresentativi della città, oltre che uno degli hotel più lussuosi.
Conosciuto ad Edimburgo anche con l’affettuoso appellativo di “Grande Dame”, è noto soprattutto per il celebre orologio della torre, da sempre regolato 3 minuti in avanti per aiutare i passeggeri a non perdere il proprio treno.
L’orologio viene sincronizato correttamente solo una vola l’anno, il giorno di capodanno, quando si festeggia Hogmanay.
George Street è l’altra strada principale della New Town.
Molto più tranquilla e con splendidi edifici georgiani, corre parallela a Princes Street ed è conosciuta soprattutto per essere il cuore finanziario della Scozia.
E’ lungo questo viale esclusivo e meno trafficato che si trovano i marchi degli stilisti di alta moda.
Sempre su George Street, inoltre, si trovano due dei ristoranti più famosi della città: da un lato The Dome, famoso per le splendide decorazioni natalizie e dall’altro The Standing Order.
Pensate che quest’ultimo è un’antica banca della fine del XIX secolo, che conserva la sua struttura originaria con gli sportelli, le ampie sale dai soffitti alti e persino la cassaforte!
Proprio alla fine di George Street, verso Calton Hill, vi troverete davanti a St Andrews Square.
Si tratta di un bel parco, con al centro il monumento di Melville, che d’estate offre sempre diversi spettacoli.
A giugno, ad esempio, c’è un cinema all’aperto e ad agosto allestiscono bancarelle per mangiare e bere.
Tra i due grandi viali di Princess e George Street, infine, si apre una stradina pedonale nascosta tra le facciate in mattoni degli edifici che non potete lasciarvi scappare.
Rose Street è una via piena di negozi e pub che vi saprà conquistare con la sua atmosfera giovane e informale.
Dean Village
A pochi minuti a piedi dal centro, troviamo uno dei quartieri più belli della capitale scozzese.
Dean Village è un pittoresco villaggio situato nel cuore di Edimburgo.
Incredibilmente, il silenzio che avvolge le case vittoriane dei dintorni fa dimenticare completamente di essere in città.
Per arrivare sin qui occorre attraversare la New Town e dirigersi a nord alla ricerca del Water of Leith Leith, il fiume Edimburgo.
In passato, era un piccolo villaggio, fondato nel XII secolo dai frati dell’abbazia di Holyrood, che perse pian piano la sua importanza.
A partire dalla metà del XX secolo, però, la gente iniziò a vederlo come una sorta di rifugio dal trambusto e dal traffico cittadino. E così venne gradualmente restaurato e ripopolato.
È sicuramente uno dei luoghi che non ci stanchiamo mai di visitare ogni volta che torniamo ad Ediburgo.
ll ponte sul fiume Leith con le case vittoriane che si specchiano sulle rive rendono questo angolo un luogo a dir poco idilliaco.
Un’altro angolo del Dean Village, situato un pò più a nord alla fine di una strada in salita, dove vale la pena fare un salto veloce è il suo cimitero: il Dean Cemetary.
In verità, più che un cimitero, sembra un grande parco dove si può passeggiare e rilassarsi.
Vi sono sepolti molti personaggi famosi, tra cui l’ingegnere ferroviario scozzese Sir Thomas Bouch (1822-1880) e il pittore e attivista scozzese David Octavius Hill (1802-1870).
Tra le tombe spicca sicuramente quella a forma di Piramide, simbolo massonico per antonomasia.
Leggi anche: Dean Village e Stockbridge, una passeggiata nella Edimburgo più pittoresca
Stockbridge e Circus Lane
Non lontano dal Dean Village, c’è un altro quartiere dove molti cittadini di Edimburgo vorrebbero vivere, specialmente i giovani.
In effetti, Stockbridge potrebbe essere considerato il quartiere residenziale più esclusivo di tutta Edimburgo.
Situato nei pressi delle rive del Water of Leith, è formato da due diverse aree.
Una a sud con condomini un pò bruttini e una più a nord con eleganti dimore.
La zona, tuttavia, più affascinante è senza dubbio Circus Lane.
Si trova proprio dietro St Stephen Street, una delle vie principali e piene di bar di Stockbridge.
E’ una stradina nascosta, con case ad un solo piano che un tempo erano delle stelle, poi riconvertite in bellissimi cottage.
Pavimentazione in ciotoli, fiori e piante rampicati decorano le facciate ed è impossibile non innamorasene.
Se proprio dovessimo scegliere un posto dove vivere nel centro della città, probabilmente sceglieremmo questa via.
Un’ultima chicca, infine, che vi segnaliamo è il mercato di Stockbridge.
Si tiene tutte le domeniche dell’anno ed è aperto dalle 10 alle 17.
I piccoli commercianti indipendenti espongono qui i loro prodotti tipici.
Vi aspettano cioccolatini e dolci fatti in casa, salmone affumicato, birre artigianali e molto altro.
Per gli amanti dello street food è un must-see!!
Un bel tramonto da Arthur’s Seat o Calton Hill
Visitare tutti i luoghi della New Town vi impegnerà probabilmente l’intera mattinata e buona parte del pomeriggio.
Se doveste avanzarvi del tempo, magari nel caso in cui sia estate e le giornate siano ancora lunghe, potreste lasciarvi tentare da una salita sull’Arthur’s Seat.
Questa grande collina di origine vulcanica, che si trova a pochi minuti a piedi dal Palazzo di Holyroodhouse, offre una delle migliori viste panoramiche sulla città.
E’ un’escursione che richiede un pò di impegno, ma che una volta arrivati in cima vi saprà ripagarvi della fatica.
In alternativa, se siete troppo stanchi o non avrete tempo sufficiente, potete tornare a Calton Hill.
Cercate un buon posto e vedrete che anche da qui il tramonto sulla città non vi deluderà.
Sarà la degna conclusione del vostro splendido weekend ad Edimburgo.
Dove alloggiare ad Edimburgo?
Per seguire questo itinerario e per sfruttare al meglio il poco tempo a disposizione, il consiglio che vi diamo è di rimanere nel centro di Edimburgo.
In questo modo risparmierete tempo e denaro sui trasporti pubblici.
A nostro avviso, se si hanno soltanto 2 giorni, la zona migliore in cui dormire è sul Royal Mile (vedi gli hotel qui), nella Città Vecchia.
Inoltre, questo quartiere ha un fascino speciale.
Viaggiando in famiglia, noi solitamente optiamo per la catena Premier Inn.
Per chi viaggia con bambini al seguito i prezzi sono davvero vantaggiosi.
Un’altra area che potreste trovare comoda (e un po ‘più economica) per l’itinerario di 2 ad Edimburgo è la New Town (vedi gli hotel qui).
Questo quartiere situato a nord del centro storico è molto centrale e comunque ben collegato.
Questi sono i nostri consigli su cose da fare e vedere a Edimburgo in 2 giorni. Ne hai altri? Non esitare a scriverci e lasciarci un commento!
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TOUR DA EDIMBURGO
- Escursione a Loch Ness, Glencoe e Highlands Scozzesi (1 giorno)
- Tour dei Castelli di Scozia: Glamis e Dunnottar (1 giorno)
- Tour a Stirling, distilleria e St. Andrews (1 giorno)
- Tour all’Isola di Skye e Highlands (3 giorni)
- Gran Tour della Scozia (8 giorni)
13 commenti
Leggendo i vari articoli sulla Scozia e vedendo l’amore e la passione che mettete nello scrivere di questo Paese, mi avete fatto venire voglia di prenotare un viaggio per Edimburgo!
Edimburgo l’abbiamo visitata l’anno scorso, rileggere l’articolo ci ha portato di nuovo la. Veramente una città incredibile. Princes Street Gardens è un giardino che consigliamo di visitare anche noi, veramente ben tenuto e l’orologio all’inizio è fantastico.
Non sono mai stata ad Edimburgo ma questo itinerario mi sembra davvero perfetto per girare bene la città! Sicuramente ci andrò presto e seguirò la tua guida
Mamma mia che bello; so o anni che sogno di visitare la Scozia ma con mio marito stiamo sempre rimandando. Magari leggendo i vostri suggerimenti prima o poi ci decideremo. Grazie
Avrei voluto visitare Edimburgo già quando vivevo a Londra ma non ho avuto occasione. Ora mi salvo il link del vostro post nei preferiti per quando avrò finalmente modo di visitarla, avete scritto tantissime info super utili!
Splendido questo vostro articolo, mi ha fatto rivivere il mio viaggio di qualche anno fa in questa preziosa città! Mi intriga molto la Scotch Whisky Experience… Appena torno a Edimburgo non me la lascerò scappare!
Mi piacerebbe molto visitarla e da qui partire per un on the road alla scoperta della Scozia 🙂 Spero prima o poi di farlo!
Prima del lockdown stavo monitorando le offerte volo per Edimburgo, ma per tutto quello che hai indicato un solo weekend non basta 🙂
La mia professoressa di lingua inglese all’università era di Edimburgo e ricordo che ci parlava sempre molto bene della sua città. Non ci sono mai stata – tutta la Scozia mi ispira moltissimo – e dopo aver letto questa tua guida molto dettagliata, il desiderio di visitarla è cresciuto notevolmente 🙂 Non conoscevo la stanza delle illusioni – che bella che deve essere! Effettivamente due giorni sono pochi, ma chissà, forse riuscirò ad organizzarmi per trascorrere a Edimburgo tre o quattro giorni, in modo da visitare tutto con una certa calma.
Tra giugno e settembre quale è il mese più indicato? Grazie intanto 🙂
Ciao Valentina! Sono entrambi due ttimi mesi. Statisticamente giugno è forse meno piovoso, ma settembre con i primi colori dell’autunno non dovrebbe essere affatto male.
Da buona buongustaia m’ispira un sacco la whiskey experience, ma devo ammettere che Edinburgo stessa è nella wishlist da un po’! grazie per i suggerimenti
Abbiamo comprato i biglietti aerei per Edimburgo ora,scopriamo che dopo 48 ore
bisogna fare il tampone
sul luogo che costa 68 sterline.A questo punto
Opteremo per un’altra meta
Mi dispiace tanto
Ciao Stefania!
Sì è vero che entro il secondo giorno occorre fare il test day 2, ma è anche vero che ora sono autorizzati Providers privati e i test Laterl Flow (test rapidi) che costano decisamente meno. Di media siamo sulle 20 sterline. Se hai bisogno di informazioni contattaci pure oppure iscriviti al nostro gruppo Facebook “Amici per la Scozia”, dove diamo sempre tutti gli aggiornamenti in tempo reale.
Ciao Roberta