Nascosti in un angolo segreto del Perthshire, il villaggio di Fortingall e Glen Lyon sono custodi di antiche leggende, storici primati e sconfinata bellezza. Se state organizzando un viaggio in Scozia, proprio nella regione del Perthshire, non mancate di fare un salto in questi luoghi fuori dalle solite rotte turistiche.
Fortingall e Glen Lyon, gemme nascoste del Perthshire
Nel cuore del Perthshire non lontano da Loch Tay si trova uno dei villaggi e una delle valli più belle di tutta la Scozia. Uno di qui posti che quando li vedi, il cuore inizia a battere forte. Noi ci siamo arrivati provenendo da Killin, dopo aver fatto tappa alle Falls of Dochar. Non sappiamo perchè Fortingall e Glen Lyon vengano raramente menzionati, ma vi assicuriamo che sono entrati di prepotenza nella nostra lista dei luoghi del cuore.
Il villaggio di Fortingall in Scozia
Fortingall è un piccolo villaggio del Perthshire, non lontano da Aberfeldy e Kenmore.
Il nome gaelico è Fartairchill, che significa “chiesa ai piedi di una scarpata o di un ripido pendio“. E’ un villaggio particolare, diverso dagli altri e lo si nota subito. Impossibile non innamorarsi dei suoi cottage dai tetti di paglia, che quasi ricordano le Cotswolds inglesi.
La verità è che il villaggio così come lo vediamo ora, con il suo hotel che potete trovare vicino al cimitero, fu costruito alla fine del diciannovesimo secolo da un armatore unionista, che acquistò la tenuta di GlenLyon, villaggio di Fortingall compreso, nel 1895.
La progettazione venne poi affidata all’architetto James M. MacLaren, il cui lavoro influenzò negli anni successivi anche Charles Rennie Mackintosh, il più celebre architetto e designer scozzese del ventesimo secolo. Se avete avuto modo di visitare la città di Glasgow, sapete già di chi stiamo parlando.
Fortingall Yew, un albero speciale
Per quanto il villaggio e suoi cottage vi faranno desiderare di tornare e soggiornare, in verità la fama di Fortingall e il motivo per cui noi stessi ne avevamo sentito parlare e ci ha spinti ad arrivare sin qui, è un albero.
Sì avete capito bene. Ma non un albero qualsiasi.
Si tratta del Fortingall Yew.
È considerato l’essere vivente più antico d’Europa, e forse anche del mondo. Nessuno sa esattamente quanti anni abbia, poiché i tassi sono notoriamente difficili da datare.
Tuttavia, si ritiene generalmente che abbia almeno 3.000 anni. Alcuni, però, ritengono possa anche essere più vecchio, fino a 9.000 anni.
Ma c’è anche un’altra ragione per cui questo albero è tanto “speciale“.
Molto prima del cristianesimo, gli alberi di tasso erano ritenuti sacri dai Druidi e dai Celti. Ciò era probabilmente dovuto agli straordinari poteri di rigenerazione di questa pianta. I tassi, infatti, possono entrare in lunghi periodi di “letargo” e crescere a malapena; e poi improvvisamente inziano a spuntare nuove foglie.
Durante il Medioevo, inoltre, i tassi venivano spesso collocati nei pressi dei cimiteri, lungo il percorso che avrebbero preso le bare.
Non a caso, alcuni credono che i tassi venissero piantati sopra le tombe per proteggere e purificare i morti, mentre altri pensano che i siti sacri e i cimiteri sorgessero accanto agli alberi di tasso esistenti, poichè, secondo la tradizione, l’albero simboleggiava la morte e la resurrezione.
Del resto, questo albero, botanicamente chiamato tasso, è detto anche “albero della morte” per via delle foglie e delle bacche velenose.
Vi segnaliamo, infine, un’altra strana e curiosa coincidenza che si è verificata di recente ed ha fatto gridare quasi al miracolo. Sembra che il Fortingall Yew, da sempre esemplare maschio, nel 2015 sia mutato in femmina, perchè sui rami sono iniziate a spuntare le prime bacche. La speranza degli esperti dei giadini botanici di Edimburgo, che hanno fatto questa clamorosa scoperta, è che la seconda vita “al femminile” del tasso di Fortingall possa essere lunga quanto la sua prima esistenza “al maschile”.
Ponzio Pilato è nato a Fortingall, nel Perthshire?
Incredibile ma vero, la fama di Fortingall non finisce qui ed è legata non solo al Fortingall Yew, ma anche ad uno storico personaggio.
Secondo una nota leggenda, si narra che il prefetto romano della Giudea, Ponzio Pilato, colui che fece liberare Barabba e mettere in croce Cristo con il famoso gesto di lavarsi le mani, sia nato proprio sotto l’albero di Fortingall Yew. Secondo una diversa versione della storia, Ponzio Pilato sarebbe nato nel villaggio e avrebbe solo giocato sotto il tasso da bambino. Poco cambia!
La tradizione locale, infatti, vuole che una delegazione romana fosse giunta in quella che è ora la Scozia per negoziare rapporti diplomatici con i capi tribù celtici.
Intorno al 10 a.C. sarebbe nato un bambino da un funzionario romano e sua moglie scozzese che vivevano in un forte commerciale romano vicino a Fortingall nel Perthshire. Questo bambino sarebbe cresciuto, avrebbe viaggiato con suo padre a Roma, diventando proprio il famoso procuratore della Giudea.
Anche se questa leggenda sembra inverosimile, in verità, non è nemmeno del tutto impossibile.
Una “prova” che collegherebbe Pilato a Fortingall si rinviene in un manoscritto elisabettiano. Le cronache di Rapahel Holinshed del 1577 affermano che il padre romano di Pilato sarebbe stato inviato nella zona del Perthshire grazie al re Metallanus, un pitto di Dun Gael. Metallanus è un nome romanizzato che indica la ricchezza del re in ferro e metalli, qualcosa che i romani sarebbero stati sicuramente interessati ad acquisire. Tant’è, che non lontano da Dun Gael c’è un tumulo noto come “praetorium”, dove, nel 1934, fu dissotterrata un’anfora romana che ora si trova in un museo a Stirling. Quindi non è poi del tutto impossibile che Pilato fosse un ragazzo del posto.
Del resto non sono solo gli abitanti di Fortingall a credere a questa leggenda.
Lo sapete qual è il soprannome del reggimento più antico della Gran Bretagna, The Royal Scots? “Pontius Pilate’s Bodyguard“.
Chissà, magari non è casuale e un fondo di verità c’è!!!
Glen Lyon, la valle più lunga e solitaria della Scozia
Se siete arrivati sino a Fortingall con la vostra auto, dovete assolutamente fare una deviazione e seguire la strada che conduce verso Glen Lyon, una delle più belle tra tutte le valli scozzesi.
Fu lo stesso Walter Scott, il celebre romanziere scozzese, a descrivere Glen Lyon come “la valle più lunga, più solitaria e più bella della Scozia”.
Perchè, se è vero che Glencoe è la valle più selvaggia della Scozia, Glen Lyon è la più solitaria e, quanto bellezza, anche se meno nota e meno visitata, non teme il confronto.
E, a proposito di Glencoe, Glen Lyon vi ricorda nulla?
Dovrebbe. Questa valle, infatti, è storicamente famosa per essere la dimora del famigerato capitano Robert Campbell di Glen Lyon, a capo delle truppe governative che commisero il massacro di Glen Coe.
Glen Lyon si estende per ben oltre quaranta chilometri.
E’ praticamente tutta una lunga e, soprattutto, infinita single-track che attraversa la vallata.
Se deciderete di percorrerla, quindi, prendetevela comoda e assicuratevi di avere la macchina fotografica sempre pronta, perchè sarà impossibile non fermarsi per catturare tanta bellezza!
La strada costeggia il fiume Lyon per i primi due chilometri poi la valle si apre leggermente, quando si raggiungono le frazioni di Innerwick, da cui partono sentieri che conducono verso panorami incredibli e Bridge of Balgie.
E’ qui che si trova una famosa sala da thè e un negozio di artigianato piuttosto popolari tra cicliclisti ed escorsionisti che si spingono da queste parti.
Da qui in poi, la strada presegue per altri 18 chilometri, terminando là dove si trova l’enorme diga di Loch Lyon, uno dei luoghi più remoti ma più belli di Scozia.
Per il viaggio del ritorno, poi, potete scegliere di percorrere una strada alternativa, non per questo meno incredibile e scenografica.
Una volta tornati a Bridge of Balgie svoltate a destra e percorrete una ripida single track che sale fino a 500 metri, prima di superare il remoto Lochan na Lairige da dove parte il sentiero che porta alla cima del Ben Lawers, la montagna più alta del Perthshire e delle Highands centrali.
Da qui si scende fino a Loch Tay, dove lungo la sponda settentrionale potrete proseguire lungo la A827 e tornare verso Killin oppure nella direzione opposta verso Aberfeldy.
Vi segnaliamo che questa percorso secondario è chiuso nei mesi invernali.
Siete mai stati nel Perthshire? Avete mai sentito parlare di Fortingall e Glen Lyon? Se la risposta è no, speriamo che questo articolo vi abbia incuriosito!
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