Tutti abbiamo un luogo del cuore, un posto che, senza nulla togliere alla bellezza degli altri, ti affascina, ti conquista e rapisce.
Ecco per noi la valle di Glencoe è l’immagine della Scozia più autentica e selvaggia.
Impossibile non rimanere senza fiato di fronte alla magnificenza di Glencoe.
Potreste aver visto questa celebre valle delle Highlands scozzesi in foto, in cartolina, o forse in più di qualche film, ma ugualmente, appena se ne intravede la sagoma, se ne rimane stregati.
Dopo qualche curva, la valle vi sorprende con il suo abbraccio malinconico.
Vi piacerebbe scoprire qualcosa di più di Glencoe?
Siamo qui apposta.
Vi porteremo in viaggio con noi nella valle di Glencoe, per vedere uno dei paesaggi più spettacolari e scenografici che la Scozia possa offrire.
Glencoe: la valle più selvaggia delle Highlands
Glencoe, spesso scritto anche Glen Coe, è probabilmente la valle (Glen appunto) più famosa e scenografica della Scozia.
Non è certo un caso che, in un sondaggio organizzato dal John Muir Trust and Walkhighlands (uno dei siti web più conosciuti di Scozia), sia stato anche votato come paesaggio scozzese più romantico.
Glencoe è una bella vallata di origini vulcaniche modellata da processi glaciali, il cui nome deriva dal fiume Coe che attraversa la valle.
Proprio per la sua orografia è spettacolare ed è considerata uno dei luoghi più belli delle Highlands.
Non senza ragione, ve lo assicuriamo.
Diverse sono le caratteristiche paesaggistiche e geologiche che contraddistinguono questi luoghi.
L’elemento più noto è probabilmente la montagna di Bidean Nam Bian e le sue tre creste scoscese, meglio conosciute come “The Three Sisters“, le Tre Sorelle di Glencoe.
Ma Glencoe non è soltanto un centro di vacanza per hillwalking e alpinismo.
E’ anche una base ideale da cui partire per esplorare le Highlands, per chi vuole immergersi nella natura scozzese più vera, incontaminata e selvaggia, fatta di angoli scenografici e unici.
Da qui infatti partono molti degli itinerari attraverso le Highlands, una delizia per gli occhi di chiunque.
Si tratta, infatti, di una vallata circondata da montagne spettacolari e percorsa da piccoli corsi d’acqua, da cui partono numerosi sentieri che si inerpicano sulle montagne e che si aprono a panorami mozzafiato.
Un sentiero ben segnalato sale a Buachaille Etive Beag, una delle montagne scozzesi più popolari.
La spettacolare e bellissima zona di montagna fu peraltro teatro del massacro del 1692 dei MacDonald da parte dei Campbell, uno degli episodi più brutali nella storia scozzese, di cui vi racconteremo tra poco.
Potete trovare diverse informazioni nel Centro Visitatori di Glencoe, dove sono disponibili sia mappe locali per escusioni sia passeggiate guidate.
Non rimarrà deluso nemmeno chi si limiterà a percorrere la A-82, la strada che attraversa la valle.
Se viaggiate in automobile questa è sicuramente uno dei tratti stradli più suggestivi che potrete percorrere in Scozia.
Guidare lungo queste strade remote tra alcuni dei paesaggi più incredibili del mondo è una esperienza incredibile.
Dal momento in cui si entra nelle sue colline fino alla sua fine, è impossibile distogliere lo sguardo dalle sue imponenti montagne coperte di nebbia e dalle correnti di possenti torrenti che si riversano nella valle.
La cosa più difficile?
Sarà quella di resistere alla tentazione e non fermarsi sempre e di continuo, lungo la strada, per scattare foto.
La Valle di Glencoe tra Storia e Leggende
Glencoe offre oltre 4.000 acri di un magnifico paesaggio delle Highlands, attraversato da sentieri per arrampicate e passeggiate.
E’ un centro di villeggiatura per appassionati di alpinismo, ma è anche una base ideale da cui partire per esplorare le Highlands scozzesi.
E molto di più.
La sensazione che si prova quando si attraversa questa valle è quella di entrare in simbiosi con la Scozia più selvaggia, più vera e autentica, dove presente e passato si fondono in uno.
A proposito di storie, si racconta che Fingal, il leggendario eroe del mito celtico e protagonista di tante leggende, vivesse proprio a Glencoe.
Fingal era il capo dei Feinn, una banda di eroici guerrieri. E, anche se Fingal potrebbe non essere una persona realmente esistita, è comunque innegabile che il suo nome sopravvive in molti toponimi intorno alla valle, come Dun-Fionn, “la collina di Fingal” a nord, o Sgor nam Fiannaidh, “roccia del Feinn”.
Il figlio di Finn era Ossian, o Oisin, a volte conosciuto come Fionn mac Cumhail, che fu poi anglicizzato come Finn McCool.
Il nome “coe” potrebbe riferirsi al fiume Cona, dove si diceva che Ossian fosse nato.
Ad ogni modo, si racconta che Fingal avesse sconfitto il condottiero vichingo Erragon di Sora, ma che l’influenza vichinga non potè essere contenuta a lungo.
I discendenti di Erregon diventarono il clan MacDougall, e i MacDougalls mantennero il controllo su Glencoe a partire dall’XI secolo.
Il clan rappresentava una forte base di potere nella Scozia occidentale, ma nel 1308 MacDougalls appoggiarono “il cavallo sbagliato”, o meglio, in questo caso, l’aspirante al trono scozzese sbagliato.
Il clan si schieró con la famiglia Balliol, contro Robert Bruce.
Fu così che quando Bruce ottenne il trono, questi assegnò Glencoe ad Angus Og, capo del Clan MacDonald.
I MacDonald mantennero il controllo sulla vallata fino al 1501, quando scoppiò il conflitto tra i MacDonald e i Campbell di Argyll.
In realtà la colpa era di entrambe le parti.
I MacDonald avevano rubato il bestiame dei Campbell e i Campbell cercavano di conquistare le terre dei MacDonald.
Il conflitto continuò nel XVII secolo, quando i clan si trovarono ai lati opposti delle Guerre dell’Alleanza.
I Campbell sostenevano il governo, mentre i MacDonald appoggiavano la causa realista.
Per dirla in termini più semplici, i MacDonald rappresentavano il tradizionale stile di vita delle Highlands, mentre i Campbell rappresentavano i legami scozzesi con l’Inghilterra e il controllo del governo.
Il conflitto, durato secoli, sfoció in uno degli episodi più infami della storia scozzese: il Massacro di Glencoe.
Ma questa è un’altra triste pagina di storia…..
Il Massacro di Glencoe
La Valle di Glencoe è tanto celebre non solo per gli splendidi scenari, ma anche per il ricordo di una triste pagina di storia legata al suo nome: il massacro di Glencoe.
Questa valle, infatti, è tristemente nota anche con il nome di “Valle delle Lacrime“, perchè fu il luogo in cui, il 13 febbraio 1692, avvenne il massacro del Clan MacDonald.
Questa tragedia, in verità, trova le sue origini qualche mese prima, per la precisione il 27 agosto 1691, quando, a Londra, re Guglielmo III offrì il perdono a tutti i clan delle Highlands che avevano combattuto contro di lui.
Ciò, però, a condizione che prestassero giuramento di fedeltà davanti ad un magistrato entro il 1 ° gennaio 1692.
L’alternativa, se non si fosse rispettato il termine, sarebbe stata la morte.

Il capo Clan dei MacDonald, MacIain di Glencoe, accettò a malincuore di prestare giuramento e attese sino all’ultimo prima di aderire alla proposta.
Inoltre, erroneamente, anziché recarsi subito ad Inveraray, vicino a Oban, andò prima a Inverlochy vicino a Fort William, dove però non vi era un’autorità che potesse ricevere il suo giuramento.
A causa di questo inconveniente, riuscì così a raggiungere Inveraray soltanto il 6 gennaio, oltre il termine prefissato.
Ingenuamente MacDonald credeva che, nonostante il suo ritardo, lui e il suo clan sarebbero stati comunque al sicuro.
Non sapeva che una colonna di soldati era già stata radunata ad Inveraray e che il re aveva dato loro l’ordine di sterminare l’intero clan.
La colonna di uomini partì per Glencoe il 1 ° febbraio, guidata dal capitano Robert Campbell di Glen Lyon, un uomo che nutriva forte rancore e risentimento verso i MacDonald.
Campbell, con la scusa delle avverse condizioni climatiche, chiese alloggio per i suoi 130 soldati. E i poveri MacDonald, ignari di quanto era già stato pianificato, li ospitarono per 10 giorni.
La notte del 12 febbraio, Campbell ricevette l’ordine di uccidere tutti i MacDonald al di sotto dei settant’anni.
Alle 5 del mattino successivo, nelle prime ore di una fredda mattina d’inverno, i soldati si alzarono dai loro letti e iniziarono ad uccidere proprio coloro che fino a quel giorno li avevano ospitati, cogliendoli di sorpresa, mentre ancora dormivano nei loro letti.
E’ proprio questo atto di tradimento, in risposta all’ospitalità che avevano ricevuto, che ha reso questo massacro un crimine ancora più atroce.
Anche se furono uccisi a fil di spada solo 38 membri del clan dei MacDonald di Glencoe, altre 40 persone, tra cui donne e bambini, costretti a fuggire sulle colline, a seguito dell’incendio delle loro case, morirono successivamente sulle montagne di stenti e di freddo.
Nell’inchiesta che la giustizia scozzese avviò immediatamente subito dopo i tragici eventi, venne riconosciuto che al Reggimento Argyll era stato impartito un ordine illegittimo (“contrario alla legge di natura”, nel linguaggio dell’epoca) e che i comandanti che lo avevano eseguito avevano commesso un grave reato.
Tuttavia non furono mai puniti, perchè l’ordine era arrivato loro direttamente dal sovrano.
La vicenda si chiuse, quindi, con un nulla di fatto
Resta tuttavia un esempio emblematico di quanto le rivalità tra i clan potessero diventare un tutt’uno con la storia scozzese, dando vita a faide di lungo periodo .
Non è un mistero che i MacDonald di Glencoe non fossero per nulla amati dai Campbell.
Questo perchè più volte i MacDonald avevano compiuto scorrerie e razzie sulle loro terre.
La memoria del massacro è comunque rimasta viva fino ai nostri giorni.
E, anche se oggi le rivalità tra i Clan si sono certamente sopite, non è del tutto consigliabile, se si è un membro del clan Campbell, addentrarsi in quella zona o portare un kilt con i colori dei Campbell.
Signal Rock, il luogo dove si racconta sia stato dato l’ordine di iniziare il massacro, si trova invece ad ovest della Locanda Claichaig Inn sulla riva nord del fiume Coe.
Il Monumento ai MacDonalds caduti nel massacro è invece situato nel villaggio di Glencoe.
E’ forse l’angolo meno spettacolare dell’intero percorso, ma è indubbiamente il più commovente. Inoltre, vi darà la misura della sua storia e la risposta del perché la valle sia tanto impregnata, in tutti i suoi angoli, da una sorta di essenza tragica e malinconica.
Cosa vedere a Glencoe
Ma che cosa vedere lungo il vostro tragitto percorrendo la valle di Glencoe?
Tra i posti che non potrete fare a meno di fermarvi a fotografare, innanzittuto, il Bidean nam Bia,meglio conosciuto come le “Three Sisters” di Glencoe.
Questa montagna, che nel suo punto più alto raggiunge i 1.150 metri, è la dimora dei tre guardiani della valle, le Tre Sorelle, tre creste appuntite ed affiancate.
Sono Gearr Aonach (Short Crest), Aonach Dubh (Black Crest) e Beinn Fhada (Long Hill).
C’è un parcheggio solitamente molto affollato vicino alla strada, dove potete fermarvi a contemplarle.
Un altro dei luoghi simbolo nella “valle delle lacrime” è poi The Buachaille o Buachaille Etive Mor.
Con la sua forma piramidale, è una delle montagne più iconiche di Glencoe ed uno dei munro (in Scozia questo termine si riferisce alle montagne più famose di oltre 914 metri) delle Highlands.
Questa misura poco di più, solo 1022 metri.
Vicino alla montagna Buachaille Etive Mòr, vi segnaliamo la deviazione a sud per visitare Glen Etive.
Si tratta di un’altra bellissima valle, di cui vi parleremo a breve più approfonditamente, e dove di solito lungo il tragitto si possono vedere i cervi.
La stessa Glencoe è una località di montagna che d’inverno attira diversi sciatori e durante il resto dell’anno offre la possibilità di praticare molti altri sport ed escursioni in montagna.
Vi è pure una seggiovia che potete prendere se volete ammirare la valle dall’alto.
Il Centro Visitatori si trova alla fine della valle, all’estremità ovest, e qui una sosta può essere utile per ottenere informazioni su percorsi e sentieri.
Ha un parcheggio gratuito e una caffetteria che serve dolci deliziosi ed è l’ideale per rifugiarsi in caso di maltempo.
Le opportunità per fare un’escursione immersi nella la natura e le vette di Glencoe sono davvero tante.
Se volete programmarne una o più, vi suggeriamo di dare un’occhiata sul sito Walkhighlands.
Qui troverete tutte le passeggiate e i sentieri che la valle offre e decidere quale fare secondo il livello di difficoltà.
Uno dei percorsi delle più sorprendenti, anche se è impegnativo, è sicuramente quello della Lost Valley of Glencoe (Coira Gabhail), la valle dove i MacDonald di Gelncoe nascondevano il bestiame.
Un’altra possiiblità è quella di partire dal villaggio e salire sulla cima del Pap of Glencoe (742 metri) per vedere la valle e il Loch Leven.
E se non avete una meta ben precisa, poco importa.
Scegliete un qualsiasi parcheggio lungo la A82 fuori da Glencoe, accostate e iniziate a camminare.
Incastonate in una cornice, tanto scenografica quanto drammatica, cascate, montagne e ruscelli vi aspettano.
Glen Etive, tutti a casa di 007
Se amate la natura, i paesaggi e la tranquillità non potete farvi mancare questa deviazione.
Lungo la via che attraversa Glencoe si apre una piccola single track road che vi condurrà a Glen Etive.
Uscendo da Glen Coe, sulla A82 verso Crianlarich, per raggiungere il Loch Etive, dovrete svoltare a destra, lungo una stradina tortuosa, stretta e ad una sola carreggiata, che costeggia il fiume Etive fino al lago.
Se invece state percorrendo la A82, provenendo dalla direzione opposta e diretti a Glencoe, dovrete prendere come riferimento il bellissimo lato roccioso di Buachaille Etive Mor, e imboccare la strada alla vostra sinistra.
State tranquilli all’inizio della via c’è un cartello ben visibile e sarà impossibile sbagliare.
Glen Etive Road è una single track lunga circa 14 miglia che collega l’A82 al Loch Etive e che vi condurrà ad un vicolo cieco.
Ecco perchè questa strada è anche conosciuta come la “strada verso il nulla“.
Una volta raggiunto il lago, ci si gira e si torna indietro percorrendo la stessa strada per immergersi nuovamente in tutti gli incredibili scenari guardandoli dalla prospettiva opposta.
Anche se sembra una strada come tante altre, questa è considerata una delle vie più belle da percorrere di tutta la Gran Bretagna.
Si tratta di una delle tante stradine scozzesi dove spesso occorre fare retromarcia fino alle piazzole, che sono comunque ben segnate.
Appena una decina di miglia da percorrere nell’arco di tempo di un’oretta, ma che vi darà l’opportunità di attraversare una valle spettacolare.
In verità, ogni curva meriterebbe una sosta e, ogni volta che, per ovvie ragioni di tempo, non ci si può fermare il cuore piange.
Se poi il panorama vi sembrerà familiare, non sorprendetevi.
Probabilmente, è perché lo avrete già visto nel film “Skyfall”.
È proprio lungo il fiume Etive che si snoda il percorso di guida che potete ritrovare anche nelle scene del film diretto da Sam Mendes, con Daniel Craig nei panni di James Bond.
Cinematograficamente parlando, si dice che la casa d’infanzia di James Bond si trovi apputo a Glen Etive.
Glencoe sul grade schermo
Sede di alcuni dei paesaggi più belli della Scozia non stupisce che Glencoe sia diventato un palcoscenico cinematografico ideale.
Qui i panorami da film sono assicurati.
La Valle di Glencoe la ritroviamo davvero in tantissimi film.
I più famosi e rappresentativi sono indubbiamente Braveheart, con Mel Gibson e Rob Roy, con Liam Neeson.
Inoltre è apparsa in Harry Potter e nel prigioniero di Azkaban come sfondo alla casa di Hagrid, costruita a Clachaig, vicino alla locanda dove abbiamo alloggiato anche noi.
E avete presente la scena di Skyfall con James Bond e la sua Aston Martin qunado assieme ad Emme si ferma a contemplare il paesaggio?
Come vi abbiamo già anticipato, quella scena è stata girata tra le vette di Buachaille Etive Mor e Buachaille Etive Beag, proprio nella valle di Glen Etive.
Come arrivare a Glencoe
Glencoe si trova circa 3 ore di strada (circa 120 miglia) da Edimburgo e a poco più di due ore (90 miglia) da Glasgow.
Come ormai avrete inteso, la strada per Glencoe è una delle più spettacolari e scenografiche della Scozia.
Se viaggiate in auto, avete due possibilità per raggiungere la valle di Glencoe.
Potete arrivare da ovest, dalla piccola città che porta lo stesso nome e che si trova sulle rive del Loch Leven, a circa 30 minuti da Fort William.
Oppure da est, al confine con le terre desolate del Rannoch Moor. Anche la strada che conduce alla valle provenendo da questa direzione è molto pittoresca.
Se siete diretti all’isola di Skye, sia che proveniate da Edimburgo o da Glasgow, troverete Glencoe sul vostro percorso.
Potreste partire al mattino da Edimburgo o Glasgow, arrivare a Glencoe verso tarda mattinata, trascorrere qui qualche ora e ripartire alla volta di Skye.
Vi sono anche servizi autobus che partono regolarmente da Glasgow e Fort William.
Alcuni CityLink e Stagecoach bus fermano alla Glencoe Visitor Centre e nel villaggio di Glencoe.
Ad esempio l’autobus 914 parte dalla stazione di Buchanan a Glasgow ogni due ore per Glencoe.
Oppure si può prendere il treno per Fort William o Bridge of Orchy e raggiungere Glencoe con l’autobus.
Potete controllare gli orari sul sito web di Traveline Scotland .
Quello che senz’altro vi possiamo consigliare è di includere Glencoe nel vostro itinerario attraverso la Scozia.
Per avere un’idea di come inserire la valle di Glencoe nel vostro itinerario di viaggio, potete prendere spunto da questo itinerario di 14 giorni attraverso la Scozia o, se avete pochi giorni a vostra disposizione, da questo itinerario di 2 giorni attraverso le Highlands.
Glencoe, dove dormire
A Glencoe abbiamo optato per alloggiare nel cuore della valle, nella la storica locanda Clachiag Inn, dove peraltro abbiamo mangiato davvero bene.
La nostra stanza familiare era molto essenziale. Ciò che ha reso speciale il nostro soggiorno è l’atmosfera suggestiva che qui si respira….. oltre al parchetto giochi di fronte che ha allietato i nostri bambini.
E poi dovevamo soddisfare la nostra cusiostà.
E’ proprio vero che all’ingresso della locanda, c’è ancora il cartello “No Hawkers No Campell“!!!
Nelle vicinanze di Glencoe, però, ci sono diversi hotel e B&B, sia nel villaggio di Glencoe che in quello di Ballachullish, che si trova lì accanto.
Un’altra possbilità di scelta è dormire a Fort William, a solo una mezz’oretta di strada.
E’ una località che personalmente troviamo un pò triste e non ci fa impazzire.
Tuttavia, nella zona, offre una grande varietà di alloggi a prezzi solitamente un pò più economici .
Siamo giunti in fondo a questo articolo. Per qualsiasi domanda su Glencoe ti invitiamo a lasciarci un commento qui sotto.
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8 commenti
wow che posti meravigliosi e complimenti per l’articolo e le foto!!! Prima o poi spero anch’io di vedere questi luoghi stupendi!
Che storie incredibili in queste valli! Poi sembra un paradiso per colore, come noi, a cui piace il trekking.
Fai sempre dei post meravigliosi che leggo senza interrompermi. Sono pieni di storia e di informazioni utili e interessanti. Non conosco quasi per nulla la Scozia, ma piano piano me la stai facendo vedere tutta. Quindi intanto grazie e poi, magari, organizziamo e vengo a trovarti
Grazie Sofia! Detto da te è un complimento che vale triplo. 😊
Dev’essere proprio una zona bellissima! Complimenti per il post e per le splendide foto! Noi purtroppo non amiamo il trekking e soprattutto le salite… ma sono sicura troveremo qualche percorso adatto a noi! 😀
Ciao Jessica!!! Mi raccomando non perdetevi Glen Etive. Se c’è un posto che fa percepire l’essenza della Scozia più autentica è proprio Glencoe!!!
Prima o poi mi piacerebbe vedere Glencoe in pieno inverno. Dev’essere magnifico in quella stagione.