In Scozia, il re assoluto della cucina scozzese è l’haggis.
I turisti ne hanno sempre un po’ timore, soprattutto una volta scoperto come viene realizzato.
Ma non c’è nulla da temere.
Fidatevi: è un’autentica prelibatezza!!!
In questo articolo vi portiamo alla scoperta del piatto scozzese più conosciuto al mondo.
L’haggis: il piatto nazionale della Scozia
Se il whisky, in Scozia, è la bevanda nazionale, il piatto scozzese per eccellenza è l’haggis.
Ma cominciamo dall’inizio.
Che cos’è questo famigerato haggis?
Per chi ancora non lo sapesse, si tratta di un insaccato tipico della cucina scozzese.
E’ fatto, almeno secondo le ricette gastronomiche tradizionali, con interiora di pecora (di solito cuore, fegato e polmoni), macinate insieme a cipolla, porridge, sale e spezie varie.
Il ripieno poi, secondo tradizione, viene insaccato nello stesso stomaco dell’animale e sottoposto, infine, a bollitura per circa tre ore.
Al giorno d’oggi vengono ancora utilizzati involucri naturali, ma quelli sintetici stanno diventando sempre più comuni.
Lo sappiamo. Detta così, non sembra un piatto molto invitante.
E qualcuno, se prima era curioso di assaggiarlo, ora che ne conosce gli ingedienti preferirebbe starne alla larga.
Ma non lasciatevi intimorire e non siate prevenuti.
In tutta onestà, vi possiamo assicurare che l’haggis è davvero squisito.
Per darvi un’idea, anche i nostri bambini ne vanno incredibilmente ghiotti.
Il suo sapore è difficile da descrivere.
L’haggis è un piatto molto speziato, con un gusto davvero deciso, difficilmente paragonabile ad altro.
Normalmente viene servito accompagnato da purè di patate e rape, con una gustosa salsina di whisky.
Nei menu di tutti i pub lo troverete come “haggis, neeps e tatties”.
Lasciare la Scozia senza aver assaggiato il suo piatto più tradizionale, sarebbe un vero crimine gastronomico.
Storia, origini e curiosità dell’haggis
Nonostante l’haggis sia oggi uno dei simboli che più si identificano con la Scozia, non ci sono prove che sia davvero un piatto di origine scozzese.
Anzi. Gli storici ritengono che non sia nemmeno nato in Scozia e che la ricetta tradizionale si debba all’Inghilterra del 17° secolo.
La verità è che le origini storiche di questo piatto si perdono nella notte dei tempi.
Sembra che già i romani realizzassero un piatto molto simile per sfamare i soldati.
Per non parlare del riferimento ad una sorta di antenato dell’haggis persino nell’Odissea, il poema epico di Omero.
Alcuni, forse più fondatamente, credono che il piatto sia una creazione dei vichinghi stabilitisi in Scozia.
Il termine haggis deriverebbe dall’antica parola norrena, che significa tagliare a pezzi.
Il folklore popolare ha peraltro suggerito, com’era prevedibile, ulteriori teorie.
Una delle credenze più diffuse è che l’haggis avesse una connessione con il commercio delle greggi.
Quando i pastori delle highlands lasciavano gli altipiani per andare a vendere il loro bestiame al mercato di Edimburgo, le donne preparavano delle razioni di cibo per il viaggio.
Avrebbero, quindi, utilizzato gli ingredienti all’epoca più disponibili nelle case e li avrebbero confezionati servendosi dello stomaco di pecora per favorire il trasporto.
Altre supposizioni si basano, invece, su pratiche di macellazione del passato.
Quando un capoclan, il Laird, ordinava che un animale (pecora o altro bestiame) fosse macellato, è probabile che gli operai potessero tenere per sè le frattaglie come compenso per il lavoro svolto.
Haggis e la Burns Night
Se le origini non sono del tutto pacifiche, vi è comunque una certezza.
L’haggis ha raggiunto la fama di piatto tradizionale di Scozia grazie a Robert Burns, uno dei poeti scozzesi più amati.
Nel 1787, infatti, il grande bardo lo consacrò come icona nazionale al pari del whisky, celebrandolo nella poesia “Address to a haggis“.
L’haggis, inoltre, è parte integrante delle celebrazioni che si tengono ogni anno il 25 gennaio in occasione della Burns Night.
La prima Burns Night o Burns Supper si tenne il 21 luglio 1801 al Burns Cottage ad Alloway, cinque anni dopo la scomparsa del celebre poeta.
Nove amici di Burns si erano riuniti al suo paese natale per ricordare e commemorare l’opera dell’amico scomparso.
E, indovinate che cosa si mangiò nel corso della serata?
Haggis naturalmente!!!
La serata fu un tale successo che si decise di riperterla ogni anno il giorno del compleanno di Burns, il 25 gennaio appunto.
Ancor oggi è una delle tradizioni cui gli scozzesi sono più legati e dove l’haggis è protagonista indiscusso della cena.
Il simpatico mito del “Wild Haggis”
Potevano in Scozia mancare miti e leggende riguardanti l’haggis?
Certo che no!
In realtà, non si tratta di una vera e propria leggenda, ma piuttosto di una specie di scherzo inventato, qualche anno fa, dagli scozzesi per prendersi simpaticamente gioco dei turisti.
Una volta, infatti, quando ancora non c’era nè internet nè google, non tutti i turisti in visita in Scozia sapevano che cosa fosse l’haggis e, soprattutto, con quale carne fosse preparato.
La gente del posto cominciò così a spargere la voce che l’haggis era preparato con la carne di una specie di ratto selvatico che viveva negli altopiani scozzesi.
La peculiarità di questa simpatica creatura immaginaria, pelosa e notturna, è che avrebbe avuto le gambe di un lato più corte di quelle dell’altro.
In questo modo, raccontavano gli scozzesi, grazie a questa differenza di dimensioni delle gambe potevano correre più veloci negli altopiani per sfuggire ai predatori.
Si dice, inoltre, che esisterebbero in natura ben due varietà di haggis: una con le gambe più lunghe a sinistra e l’altra con le gambe più lunghe a destra.
La prima varietà correrebbe in senso orario attorno a una montagna, mentre la seconda in senso antiorario.
Le due varietà coesisterebbero pacificamente, ma non sarebbero mai in grado di incrociarsi in natura perché, per consentire al maschio di una varietà di accoppiarsi con una femmina dell’altra, dovrebbe girarsi verso la stessa direzione e perderebbe l’equilibrio.
Simpaticoni i nostri amici scozzesi, vero?

Pensate che, ancora oggi, numerose persone credono che l’haggis sia un animale autoctono della Scozia.
E, ignare dei veri ingredienti, giurano di aver provato in Scozia la carne di un animale, in realtà, inesistente.
Se, dunque, vi dovesse capitare di imbattervi, nei negozi di souvenir, in simpatici animaletti di peluches con queste caratteristiche, sappiate che si tratta proprio di questo fantomatico “wild haggis”.
Ne troverete una copia anche al Kelvingrove Museum di Glasgow.
Dove mangiare l’haggis?
Dove mangiare l’haggis?
Tranquilli. Qualsiasi pub che serva pasti in Scozia avrà l’haggis incluso nel proprio menù, sia come antipasto che come piatto principale (main menu).
Sotto forma di haggis bon bons, servito con purea di rapa, sotto forma di torre (haggis tower), avrete solo l’imbrazzo delle scelta.
Tra l’altro, lo troverete molto spesso anche nella versione vegetariana (veggie haggis), in cui gli ingredienti animali sono sostituiti da noci, funghi e fagioli.
Sebbene sembri molto diverso, in realtà ha un sapore simile a quello originale ed è altrettanto buono, forse leggermente più speziato e piccante.
Ad Edimburgo, tra i più buoni che abbiamo avuto modo di assaggiare, vi segnaliamo quello mangiato a The Last Drop, un locale piccolo, ma molto caratteristico.
Un vero paradiso per gli amanti del piatto nazionale scozzese.
Un altro pub, in pieno centro, lungo il Royale Mile, dove servono l’haggis in tutte le varianti è The Royal McGregor.
E infine, come dimenticare l’Arcade Bar.
Qui whisky ed haggis sono la specialità della casa. Il piatto forte è il famoso “Haggis di Robert Burns”, che viene servito in una torre con salsa di whisky.
Naturalmente è anche possibile trovarlo in qualsiasi macelleria oppure nelle grandi catene di supermercati di tutto il Regno Unito, come Tesco, Asda, Sainsbury o Morrisons.
Il divieto di haggis negli Stati Uniti
Infine, un’ultima curiosità.
Anche se per molti è una vera prelibatezza e in Scozia è il piatto nazionale, lo sapete che l’haggis negli Stati Uniti è addirittura vietato?
A partire dal 1971, gli Stati Uniti hanno vietato l’importazione e la vendita di questo prodotto.
Il Dipartimento dell’Agricoltura lo ha dichiarato contrario alle norme del Servizio di sicurezza e ispezione degli alimenti.
La ragione è che in America è vietato mangiare i polmoni delle pecore.
E tu hai già assaggiato l’haggis? Ti è piaciuto? Dove hai mangiato il piatto di haggis più buono durante il tuo viaggio in Scozia? Raccontacelo e lascia un commento!
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9 commenti
Ragazzi che piacere scoprire il vostro blog, in questo periodo anche sul mio blog, sono in giro per la Scozia( ma solo sul blog ahimè) .Dopo molta reticenza ho assaggiato l’haggis e ho dovuto ricredermi perchè mi è piaciuto!
Non ti nascondo che appena ho visto la foto, prima di leggere, mi era sembrato un dolce!!!
Interessante questo post su un piatto che, effettivamente, se dovessi basarmi sulla descrizione non è tanto invitante! Io però assaggio sempre i piatti locali e quindi lo proverei sicuramente.
Non l’ho mai fatto anche perché non sono nemmeno stata in Scozia.
Curioso il fatto che negli States sia vietato!
Io tendo a mangiare di tutto, il problema è che odio il fegato. È davvero l’unica cosa che non riesco a mangiare, mi basta sentire l’odore per sentirmi male. Quindi ecco, non so se lo proverei!
Non ho paura a mangiare i piatti strane che incontro nel mondo, insetti a parte. Questo ha un aspetto buonissimo e mi ha fatto proprio venire l’acquolina in bocca!
Mi piacerebbe assaggiare la cucina scozzese. Non mi farò mancare l’occasione di assaggiare questo piatto che sembra ottimo e che non conoscevo
Non sono ancora stat in Scozia, ma ho avuto l’occasione di mangiare questo piatto un paio di volte in Inghilterra. Era molto buono, spero l’abbiano fatto seguendo la ricetta originale e non fosse qualcosa di ”rivisitato per turisti”. Non sapevo fosse fatto con interiora di pecora: questo dettaglio non invoglia molto a provarlo ma vedrò di rimuoverlo dalla mia testa prima di assaggiarlo nuovamente…
Ho sentito parlare per la prima volta dell’haggis nel film Highlander (sono passati un po’ di anni…) e veniva descritto come un insieme di ineteriora infilate nello stomaco di una pecora. La tua descrizione è molto diversa e mi invoglia di più ad assaggiare questa specialità. Per farlo devo farmi un giro in Scozia…
Io l’Haggis non riesco proprio a mangiarlo, un po’ perché non amo le interiora e un po’ perché non mi piace nemmeno la cipolla che è usata per insaporire il piatto. L’ho assaggiato più di una volta perché anche mio marito la adora ma no… non fa per me!
No interiora e no cipolla…sono proprio tagliata fuori dall’haggis…assaggerei però quello vegetariano!