Pronti a scoprire St. Andrews insieme a noi?
Ecco cosa vedere a St Andrews in 1 giorno.
Una giornata è più che sufficiente per visitare questa elegante e vivace cittadina scozzese.
E allora, lasciatevi conquistare dalla vibrante atmosfera della patria del golf in Scozia, seguendo il nostro itinerario.
La nostra guida per visitare St Andrews
Saint Andrews è un posto come ce ne sono pochi.
E’ una città universitaria, ma anche uno dei luoghi turistici più visitati della Scozia.
Ricca di storia, tradizioni e anche spettacolari viste panoramiche, St Andrews è un vero gioiello che merita assolutamente di essere visitata.
Questa piccola ed elegante città della Scozia si trova sulla costa del Fife, a nord-est di Edimburgo, da cui dista dista poco meno di cinquanta chilometri.
Volendo rappresenta un’escursione ideale da fare in un giorno partendo proprio dalla capitale scozzese.
St Andrews è famosa per essere la sede della più antica università scozzese e di uno dei più antichi campi da golf del mondo.
La città prende il nome dal Santo patrono della Scozia: l’Apostolo Sant’Andrea.
Secondo la leggenda, si narra che San Regulo, un monaco greco del VI secolo che aveva in custodia le reliquie del Santo fu avvertito da un angelo che le reliquie erano in pericolo e per tenerle al sicuro doveva dirigersi verso ovest ai “confini del mondo”.
A seguito di una tempesta, però, la nave su cui viaggiava il monaco di Patrasso si incagliò sulla costa orientale della Scozia, vicino a un insediamento che sarebbe diventato in seguito la città di St Andrews.
La Cattedrale, fondata nel XII secolo a custodia delle spoglie del santo, fu a lungo il più importante centro religioso e di pellegrinaggio medievale di tutta la Scozia e uno dei principali in Europa.
In questo articolo vi condurremo a spasso per la città, vi daremo tanti consigli su cosa vedere che potranno tornarvi utili in occasione della della vostra prossima visita da queste parti.
Cosa vedere a St Andrews in 1 giorno
Saint Andrews non è molto grande e il modo più facile per scoprirla è sicuramente a piedi.
Indossate, dunque, delle belle scarpe comode e preparatevi a camminare per le sue vie che mixano sapientemente una combinazione di antico e moderno.
L’itinerario che vi proponiamo è quello che abbiamo seguito anche noi assieme al nostro amico Kyle Stewart, che lavora come guida ufficiale per Historic Scotland proprio presso il Castello e la Cattedrale di St Andrews.
Siamo partiti dal Castello perchè è qui, lungo “The Scores”, che tutte le volte che siamo stati a St Andrews abbiamo sempre trovato da parcheggiare la nostra auto.
Vi lasciamo sin d’ora la mappa completa dell’itinerario che abbiamo percorso per visitarla.
Castello di St Andrews
Iniziamo subito dal Castello di St Andrews.
Situato in una posizione strategica e mozzafiato, si erge su di un promontorio roccioso che si affaccia sul Mare del Nord.
Appena lo vedrete capirete subito perchè sia stata scelta questa location per la sua costruzione.
Il castello di St Andrews, infatti, è circondato dal mare su tre lati e da un fossato sul quarto.
Venne costruito durante il 13° secolo per gli arcivescovi di St Andrews diventandone la residenza.
Della costruzione originaria non è rimasto molto, perchè il castello fu distrutto durante le guerre d’indipendenza scozzesi e dovette essere riscostruito.
I resti oggi visibili risalgono ad un’epoca successiva al 1400.
Nel corso della sua storia, il castello venne spesso usato anche come prigione.
E’ celebre il “bottle dungeon“, ovvero la “prigione a bottiglia” della fortezza.
In questa fossa umida, profonda e senz’aria scavata nella roccia sotto la torre nord-ovest, furono rinchiusi e lasciati morire numerosi delinquenti, ma anche molte personalità di spicco locali.
L’ingresso al castello costa £ 9 per adulto.
Se avete intenzione di visitare sia la St Rule’s Tower che il St Andrews Castle, vi segnaliamo che c’è un biglietto congiunto al costo di £ 12.
Tuttavia, se nel vostro viaggio in Scozia avete intenzione di visitare diverse attrazioni storiche, il nostro consiglio è acquistare l’Historic Scotland Explorer Pass.
Vi aiuterà a risparmiare!
Castle Sands e la Piscina delle donne
Situata ad est del castello di St Andrews, scendendo giù per un sentiero che si diramana dalla via principale, si trova quella che è conosciuta come Castle Sands.
Questa piccola spiaggia protetta è un luogo romantico, affascinante, che nasconde una curiosità.
Pensate che proprio davanti a questa spiaggia vi era un tempo una piscina naturale che poteva essere frequentata solo dalle donne.
Durante gli anni 20 e 30, era qui che si insegnava a nuotare ai bambini.
In seguito, la costruzione della più nota piscina Step Rock, vicino a West Sand Beach, e l’introduzione della balneazione mista, fecero sì che la piscina delle donne non venisse più utilizzata.
Tuttavia la si può vedere ancora oggi, durante la bassa marea.
Qualche volta viene pure utilizzata dai canoisti o da qualche intrepido nuotatore per una rigenerante nuotata mattutina.
The Scores
Dopo aver lasciato il castello di St Andrews, proseguite lungo The Scores verso The Old Course.
“Score” è un’antica parola norvegese che significa “cima di una scogliera“.
Questa è una strada alberata davvero incantevole su cui si affacciano eleganti residenze.
Alla fine della via, non appena la strada si apre sul campo da golf, voltatevi a guardare i bellissimi edifici dietro di voi.
Sarà un bel colpo d’occhio!
Martyrs Memorial
Ed eccoci arrivati ad un altro famoso punto di riferimento per St Andrews: il Martyrs Memorial.
Questo obelisco, alto più di 10 metri si trova su Witch Hill vicino alla Royal and Ancients Clubhouse e all’Old Course.
E’ impossibile non notarlo.
Il Memoriale dei Martiri è un omaggio alla memoria dei riformatori protestanti che furono giustiziati a St Andrews prima e durante la Riforma scozzese.
Patrick Hamilton fu giustiziato nel 1532, Henry Forrest nel 1533, George Wishart fu bruciato sul rogo nel 1546, così come Walter Mill nel 1558.
Questo monumento progettato da William Nixon ed eretto nel 1842, rappresenta un pezzo di storia scozzese con una fantastica vista sulla costa ed il panorama circostante.
La piscina di Step Rock
Arrivando da the Scores, date un’occhiata al St Andrews Aquarium.
Lì si trova la piscina di Step Rock.
In origine era una sorta di piscina naturale di acqua di mare, che prendeva il nome dalla rocce circostanti.
Dal settecento al novecento è qui che uomini e ragazzi facevano il bagno, utilizzando questa insenatura naturale.
Questo almeno fino al 1903, quando il Comune di St Andrews costrutì la grande piscina, conosciuta appunto come Step Rock.
Bow Butts
Non lontano dalla vecchia piscina di Step Rock c’è un piccolo spazio verde noto ai locals come Bow Butts.
L’area prende il nome dalla pratica di tiro con l’arco che qui si è praticata regolarmente fino al 1751.
“Butts” significava “bersaglio” e assieme alla parola “bow“, (cioè arco), si riferiva all’arco e alla frecce che erano l’arma preferita di un tempo.
Nel 1458, infatti, re Giacomo I di Scozia aveva bandito sia il golf che il calcio in tutto il paese a favore del tiro con l’arco per far sì che tutti gli uomini sapessero usare arco e frecce in battaglia, in tempo di guerra.
Ed è sempre qui che, nel diciassettesimo e diciottesimo secolo, si teneva la Silver Arrow, la prestigiosa competizione di tiro con l’arco dell’Università di St Andrews.
Oggi al Bow Butts si trova il bellissimo palchetto per la musica di St Andrews.
Quando fu costruito nel 1905, i turisti accorrevano in città in treno per godersi i concerti.
Con il passare degli anni il palco per l’orchestra divenne meno popolare e fu lasciato cadere in rovina.
Fortunatamente grazie agli sforzi dei cittadini è stato ristrutturato e, durante i mesi estivi, le band vi continuano ancora a suonare.
West Sand Beach
Date un’occhiata alla vostra destra.
Non vi sembra di averla già vista da qualche parte questa spiaggia?
Vi ricordate l’inizio del film “Momenti di gloria” del 1981?
Bene, è su questa meravigliosa spiaggia che è stata girata la scena più famosa del film, accompagnata dall’altrettanto celebre colonna sonora di Vangelis.
West Sand Beach è indubbiamente una delle spiagge più famose di St Andrews e si estende per oltre tre chilometri ad ovest della cittadina.
Quando la marea è bassa, non c’è posto migliore a St Andrews per sgranchirsi le gambe, respirare l’aria di mare e, magari, godersi un bel tramonto.
Museo del Golf
Prima di arrivare alla spiaggia, però, vi sarete molto probabilmente imbattuti nel pluripremiato British Golf Museum.
Il museo, inaugurato nel 1990, ripercorre la storia del golf dal Medioevo sino ai giorni nostri.
Le mostre includono attrezzature storiche, cimeli e opere d’arte, documentazione, la storia del Royal and Ancient Golf Club e le regole e la terminologia del gioco.
Se siete appassionati di golf è una tappa che merita.
Un consiglio: la caffetteria sul tetto offre una vista spettacolare sui vicini campi da golf e sulle spiaggia di West Sand.
St Andrews Old Course
Se St. Andrews è considerata la culla e la patria del golf un motivo ci sarà pure.
Si dice l’Old Course sia il campo da golf più antico al mondo.
In verità, anche se la leggenda vuole che il golf sia praticato qui da oltre 600 anni, la cosa non sarebbe del tutto certa.
Anzi, la verità è che il primo documento ufficiale a conferma dell’effettiva pratica del golf al St. Andrews Old Course risalirebbe soltanto al 1574.
Il che lo renderebbe solo il quinto campo da golf più antico in Scozia.
Ad ogni modo, è comunque impossibile venire a St Andrews e non fare un salto da queste parti.
Giocatori professionisti, appassionati di golf e persino celebrità provenienti da tutto il mondo si riversano ogni anno a St Andrews soltanto per giocare al The Old Course.
Se per caso voleste provare anche voi questa ebbrezza ricordatevi di prenotare con largo anticipo.
Sul loro sito-web trovate tutte le informazioni.
Swilgan o Swilken Bridge
Fate in modo di visitare il famoso Swilcan o Swilken Bridge, che dir si voglia, prima di lasciare lasciare l’Old Corse.
Si tratta di un minuscolo “bridge” che attraversa lo Swilken Burn.
Ma questo iconico ponticello di pietra, tra la prima e la diciottesima buca del campo da golf più famoso al mondo, è un must per tutti i golfisti.
E’ qui che solitamente ci si fa immortalare e si scatta la classica foto.
A questo proposito per la vostra foto ricordo vi suggeriamo di mettervi dietro il ponte sulla sinistra in modo da prendere anche tutto il bellissimo skyline di S Andrews sullo sfondo.
State solo attenti alle palline volanti e mi raccomando (lo diciamo per esperienza personale) a non spostarle dal green!!!!
Il campo da golf dell’Himalaya
L’Himalaya Putting Green si trova proprio accanto all’Old Course ed è un campo da golf adatto a tutti i livelli, compresi i principianti.
Risalente al 1867, appartiene al St Andrews Links ed è gestito dal St Andrews Ladies “Putting Club”.
C’è un campo da golf principale da 18 buche, ma c’è pure un campo da 9 buche più piccolo adatto ai bambini.
L’Himalaya si trova tra il famoso Old Course e la spettacolare West Sands, a soli dieci minuti a piedi dal centro della città.
E’ aperto al pubblico tutti i giorni da aprile a settembre (e in marzo e ottobre, tempo permettendo) con alcuni periodi di chiusura quando è riservato all’uso dei membri.
La piccola Edimburgo
Non vi ricorda un pò Edimburgo questo quartiere?
In effetti gli edifici residenziali richiamano molto da vicino quelli della New Town della capitale scozzese.
E’ per questo che gli abitanti di St Andrews chiamano affettuosamente questa zona la “piccola Edimburgo“.
La potete trovare, incamminandovi verso il centro, in corrispondenza di Abbotsford Crescent.
Market Street
Le strade principali di St Andrews sono tre: all’estremità più a sud c’è South Street, al centro Market Street, e più a nord North Street.
Corrono di fatto tutte in senso parallello verso la Cattedrale di St. Andrews e pullulano tutte e tre di negozi, ristornati e pub, in particolar modo Market Street.
Se volete continuare a seguire il nostro itinerario vi consigliamo di imboccare prima Hope Street e poi girare a sinistra: Market Street è davanti a voi.
La riconoscerete subito: Tesco, Sturbucks Coffee, The Taste of Scotland sono solo alcuni dei negozi che troverete lungo la via.
Un’ultima curiosità. Passando per Hope Street fermatevi a a dare un’occhiata all’edificio al n. 13a.
E’ qui che il principe William e Kate Middleton hanno condiviso l’appartamento a due piani con gli amici dal 2002 al 2003.
Si tratta di una proprietà residenziale, quindi può essere vista solo dall’esterno. Ma offre uno scorcio sulla vita universitaria della tanto ammirata coppia reale.
Pozzi e fontane di St Andrews
La prima fornitura d’acqua fu portata a St Andrews nel 1781.
Prima di allora i cittadini facevano affidamento sui pozzi da cui l’acqua veniva pompata e trasportata manualmente a famiglie e imprese.
I pozzi erano dislocati in tutta la città.
Pensate solo che, dislocati tra Deans Court e Double Dykes Road, c’erano più di 40 pozzi qui a St Andrews.
Un pò alla volta nell’Ottocento questi pozzi furono sostituiti da una rete idrica convogliata.
Iniziarono ad essere così costruite le fontane, alcune delle quali particolarmente decorate.
La fontana più importante di St Andrews è la White-Melville Memorial Fountain in cima a Market Street.
Lady Catherine Melville la commissionò nel 1880 in memoria del figlio George John White-Mlville.
Nato a St Andrews era un romanziere vittoriano e un cavaliere che rimase ucciso nel corso di un incidente di caccia.
All’epoca, la fontana veniva utilizzata principalmente per fornire acqua potabile a cani e cavalli.
La Mercat Cross
A St Andrews i mercati si tenevano almeno dalla fine del XII secolo.
Come in molte altre città scozzesi, il sito del mercato era indicato da un pilastro di pietra noto come Mercat Cross.
Serviva ad indicare il diritto, solitamente concesso da un Monarca o da un Vescovo, di tenere un regolare mercato o una fiera. Di fatto era un simbolo di autorità e prosperità.
La croce del mercato era un importante luogo di incontro per gli abitanti di St Andrews e spesso vi venivano fatti annunci pubblici.
A volte qui avevano luogo anche le pubbliche esecuzioni.
La Mercat Cross di St Andrews sopravvisse fino alla metà del XVII secolo, ma sembra essere stata demolita prima del 1820.
La posizione della vecchia Mercat Cross è oggi indicata da una croce di ciotttoli rossi a forma di X nella pavimentazione della strada, al centro di Market Street tra Church Street e College Street.
St John’s Garden
All’estremità orientale di Market Street, si trova l’oasi di pace di St John’s Garden.
Dietro questo cancello nero in ferro battuto si trova un paradiso di fiori selvatici e prati verdi.
D’estate o comunque con la bella stagione è un luogo ideale per fermarsi a mangiare uno spuntino, leggere un libro o semplicemente passeggiare, come fanno di solito gli studenti.
Il giardino ospita anche la St John’s House, la scuola di storia medioevale dell’Università di St Andrews.
Si tratta di una delle case più antiche di St Andrews, e forse anche di tutta la Scozia, perchè risale alla metà del XV secolo.
Accessibile da South Street, la casa è così chiamata perchè un tempo era di proprietà dei Cavalieri dell’Ospedale di San Giovanni a Gerusalemme.
Fisher and Donaldson
Lasciando Market Street, per portarvi su South Street, fate in modo di svoltare su Church Street.
E’ qui lungo questa vietta che si trova una vera e propria istituzione di St Andrews: Fisher and Donaldson Bakery.
Si tratta di una panetteria e pasticceria a gestione familiare da ormai cinque generazione che detiene anche il Royal Warrant, la più alta onorificenza conferita dalla Famiglia Reale Britannica ad un’attività commerciale.
E’ specializzata in prodotti tradizionali da forno.
Tra le specialità di cui conservano gelosamente le ricette tradizionali vi suggeriamo di provare la loro famosa ciambella al cioccolato, le Torri al caffè, il Dr Floyd Loaf e la pagnotta ai fiocchi d’avena.
Anche i più golosi non rimarranno delusi.
Holy Trinity Church e la campana del coprifuoco
Holy Trinity Church (conosciuta anche come la chiesa parrocchiale della Santissima Trinità o “town kirk“) è la chiesa più storica di St Andrews.
La chiesa fu inizialmente costruita su un terreno vicino al frontone sud-est della cattedrale e fu poi spostata sul sito attuale nel 1412.
La troverete proprio alla fine di Church Street all’angolo con South Street.
Questa chiesa è conosciuta soprattutto per la c.d. campana del coprifuoco delle otto di sera (8 pm).
Le sue campane, come accade per molte altre chiese, durante la giornata battono le ore e risuonano in tutta St Andrews. E fin qui nulla di strano.
La cosa curiosa, però, è che con grande stupore di turisiti e visitatori suona per ben 100 volte tutte le sere alle 20 in punto.
Si tratta della c.d. campana del coprifuoco.
Si pensa che l’usanza abbia avuto origine nel periodo medioevale, quando le campane suonavano 100 volte ogni sera per avvisare tutti i cittadini di fare rientro all’interno delle mura della città.
Le donne che rimanevano fuori dalla città era spesso prostitute e, quindi, la campana del comprifuoco era usata anche come strumento di pentimento: le donne venivano portate in chiesa per pentirsi dei loro peccati.
Non solo. La campana del coprifuoco veniva spesso usata anche per ricordare ai cittadini di spegnere i fuochi nelle case
In un periodo in cui la maggior parte degli edifici erano costruiti in legno e molte città subivano enormi perdite e devastazioni a causa degli incendi, la campana del coprifuoco era vista come una necessità per il bene della comunità.
La Statua di Hamish McHamish
La storia del gatto Hamish McHamish è sinonimo di St Andrews quasi quanto il golf.
Era un gatto rosso che, per quindici anni, dal 1999 al 2014 ha vissuto a St Andrews, tanto da diventare una sorta di leggenda locale e godere quasi dello status di una celebrità.
Anche se aveva un proprietario, veniva spesso nutrito e gli veniva dato da bere da ristoratori, negozianti e cittadini comuni che attendevano con impazienza la sua visita quotidiana.
A St Andrews tutti lo conoscevano e in tutti i negozi e uffici della città c’era una sedia pronta ad aspettarlo.
Su Hamish è stato scritto anche un libro, intitolato “Hamish McHamish di St Andrews: Cool Cat about Town“, che potete trovare nelle librerie della città.
Hamish è morto nel 2014.
E, a ricordalo ancora oggi c’è una statua di bronzo eretta come memoriale, che potete trovare in Logie’s Lane, accanto alla Holy Trinity Church.
Perchè come erano soliti ripetere gli abitanti di St Andrews “non è Hamish ad appartenere a St Andrews, ma St Andrews che appartiene ad Hamish“.
West Port
A questo punto, percorrete tutta South Street, tendendo il lato di Holy Trinity Church, fino ad arrivare a West Port.
St Andrews, infatti, ospita una delle poche “porte” medioevali rimaste in Scozia.
“Port” è la parola scozzese utilizzata per indicare una porta cittadina che serviva a controllare il movimento di merci e persone fuori e dentro le mura della città.
Situata su South Street, West Port fu costruita nel 1587 per proteggere il confine occidentale di St Andrews.
Originariamente chiamata Southgait Port, è stata costruita tenendo a modello Netherbow Port di Edimburgo.
Il pannello centrale rivolto verso l’esterno della porta reca lo stemma di re David I, mentre quello all’interno reca lo stemma del Consiglio della Comunità di St Andrews.
Visitatori importanti come nobili e uomini di chiesa venivano sempre accolti pubblicamente proprio fuori da West Port.
Ancora oggi gli studenti accolgono ufficialmente qui il Rettore dell’Università, che viene poi accompagnato in parata per le vie medioevali di St Andrews in una carrozza trainata dagli studenti.
Blackfriars Chapel
Cominciate ora a risalire South Street rimanendo sul lato opposto della strada rispetto a prima.
Ben presto vi troverete di fronte alla Blackfriars Chapel.
Le rovine davanti a voi sono tutto ciò che resta di uno dei numerosi conventi domenicani costruiti in tutta la Scozia durante il Medioevo.
La Cappella Blackfriars fu costruita nel 1520 come aggiunta alla chiesa dei frati Domenicani, risalente a circa 10 anni prima.
Tuttavia, nel 1559, i riformatori protestanti cacciarono i frati e distrussero il convento.
Questa cappella è quello che ne rimane.
Madras College
I resti della cappella si trovano all’interno dei terreni di proprietà del Madras College.
Spesso indicato anche soltanto come Madras, il Madras College è una scuola secondaria piuttosto rinomata a St Andrews.
Istruisce oltre 1.400 alunni di età compresa tra gli 11 ei 18 anni ed è stata fondata nel 1833 dal Rev. Dr Andrew Bell.
Loudon’s Close e i pittoreschi vicoli di St Andrews
Pensavate che i close ci fossero solo ad Edimburgo? Tranquilli ci sono anche a St Andrew e alcuni sono davvero graziosi.
Uno di questi è Loudon’s Close un bellissimo vicolo stretto famoso per essere una delle strade antiche meglio conservate di St Andrews e restaurato dal St Andrews Preservation Trust al fine di salvaguardare la storia della città e conservarne il suo carattere medioevale.
Un’altro bellissimo vicolo che trovate sempre da queste parti è Rose Lane.
Il consiglio che vi possiamo dare è quello di intuffolarvi non appena vedete una stradina o un cancelletto aperto, ce ne sono alcuni anche senza nome che nascondo di giardini privati meravigliosi.
Lade Braes Walk
Questa è un’altra delle perle nascoste di St Andrews.
Il sentiero pubblico di Lade Braes Walk è una passeggiata popolare che segue il percorso di un vecchio mulino con una storia che risale anche in questo caso al Medioevo.
La passeggiata è lunga circa 2,5 km. Segue il Kinnes Burn da Lade Braes Lane vicino al Madras College fino a Little Carron al confine occidentale della città.
Il Lade Braes Walk prende il nome da “lade“, ovvero ruscello, costruito dagli abati del priorato nel XII secolo per deviare l’acqua dal Kinnes Burn. Ciò cosentì di creare un approvviggionamento di acqua per la città, per la Cattedrale, per il Priorato degli Agostiniani e fornire energia ai mulini che si trovavano sul torrente.
“Brae“, invece, era la parola scozzese che stava ad indicare una collina o un pendio.
Tra il 1868 e i 1893 , il “lade” fu convogliato e coperto, formando quella che oggi è conosciuta come la Lade Braes Walk, una passegiata che speriamo di fare la prossima volta che torneremo a St Andrews.
St Mary’s Quadrangle
Il St Mary’Quadrangle è il meno noto dei due quadrilateri dell’Università di St Andrews, ma non per questo meno meraviglioso, anzi.
Offre un bellissimo rifugio di pace nel cuore della città e lascia incantati davanti alla sua atmosfera d’altri tempi.
Situato su South Street ospita il St Mary’s College e la Facoltà di Teologia dell’Università.
L’ingresso reca sul cancello l’iscrizione teologica “In principio erat Verbum“.
Il Quadrilatero ospita anche la Scuola di Psicologia e alcune strutture di biologia.
Il St Mary’s College fu fondato nel 1539 dall’arcivescovo James Beaton per difendere la fede cattolica romana contro l’ascesa del protestantesimo.
Conosciuto inizialmente anche come New College, alla fine fu utilizzato dalla chiesa riformata come principale scuola di insegnamento protestante in Scozia.
A dominare il Quadrilatero di St Mary, al centro del giardino, è un enorme e imponente leccio.
Nelle vicinanze si trova anche un albero pieno di spine, noto come il “biancospino della regina Maria“.
La leggenda vuole che Maria, Regina di Scozia, abbia piantato questo albero in memoria del suo zio preferito, Francesco Duca di Guisa.
La Statua del Vescovo Henry Wardlaw
In un angolo del Quadrilatero di St Mary si trova anche la Statua del Vescovo Henry Wardlaw, inaugurata nel 2013.
Costui è il fondatore dell’Università si St Andrews.
Fondata nel 1410, quella di St Andrews è infatti la prima Università di tutta la Scozia e la terza più antica nei paesi di lingua inglese.
Queen Mary’s Library
Si dice che Mary Queen di Scozia abbia visitato St Andrews tre volte tra il 1560 e il 1565.
A quel tempo pare che la Regina volesse conoscere meglio il proprio paese e, a sua volta, farsi conoscere.
Mentre si trovava a St Andrews, avrebbe alloggiato in una casa su South Street, non lontano dalla Cattedrale, di proprietà di David Orme, che era il ciambellano del Duca di Moray, fratellastro di Mary.
L’ambasciatore inglese alla corte di Elisabetta I, Randolph, scrisse di essere stato invitato a “cenare” con la regina in una casa di mercanti a St Andrews e l’aveva vista tirare con l’arco con il Duca di Moray in un giardino privato.
Questa casa, che uno degli edifici più storici di St Andrews e che nel 1927 è stata ufficialmente aperta come Queen Mary’s Library da Sua Altezza Reale la Duchessa di York, è l’unica casa che può corrispondere alla descrizione allora data.
Jannettas Gelateria
Non si può parlare di St Andrews senza menzionare Jannettas Gelateria, un’altra storica istituzione tra l’altro con origini italiane.
Il fondatore, Bennett Jannetta, infatti, era originario di Atina, un piccolo villaggio vicino a Cassino.
L’azienda è di proprietà della famiglia Jannetta dal 1908 e un gelato in questa famosa gelateria a conduzione familiare da quattro generazioni è d’obbligo.
Il loro gelato artigianale è pluripremiato e amato sia dalla gente del posto che dai turisti.
Ci sono davvero un sacco di gusti tra cui scegliere, alcuni dei quali anche piuttosto originali: al tablet scozzese, al cranachan, al cioccolato al sale marino, all’Irn Bru e molti altri.
La potete trovare al n. 31 di South Street.
The Pends Gatehouse
All’estremità est di South Street si trovano un paio d’archi del XIV secolo noti come “The Pends“.
Questi erano parte di una porta di accesso lungo le mura che circondavano la Cattedrale di St Andrews.
Durante il Medioevo, infatti, era comune che cattedrali e monasteri avessero imponenti portoni di accesso per controllare chi entrava ed usciva dalle comunità religiose.
The Pends erano originariamente coperte da volte in pietra di cui ancora oggi sono visibili i supporti.
Si ritiene che il corpo di guardia avesse anche un piano superiore con annesso l’alloggio del portinaio.
Deans Court
Si dice che Deans Court sia una delle abitazioni più antiche di St Andrews.
Si trova proprio di fronte alle rovine della cattedrale, dove convergono North Street e South Street.
L’edificio principale di Deans Court risale al XV secolo e il corpo centrale faceva parte della casa dell’Arcidiacono.
Nel XVII secolo divenne la casa di James Gregory, astronomo e professore di matematica all’Università di St Andrews.
Oggi l’edificio è un alloggio universitario con servizio di mensa e il suo magnifico corpo centale a volta è utilizzato come sala da pranzo.
Lo stemma dell’Università occupa un posto d’onore sopra la porta principale, insiema al motto dell’Università: “Aien Aristeiuein” (n.d.r. è scritto in greco), che significa “Ever to Excel“, ovvero “Primeggiare sempre!“.
La leggenda narra che Deans Court sia anche la sede del fantasma di un grosso cane nero, che di solito può essere visto camminare a diversi centimetri da terra.
Cattedrale di St. Andrews
Ed eccoci finalmente arrivari al must to see di questa splendida cittadina.
Per nessuna ragione potete lasciare St Andrews senza prima aver visitato le spettacolari rovine di quella che che un tempo era la chiesa più grande della Scozia.
La Cattedrale di St Andrews è una tappa obbligata non solo del Fife, ma di tutta la Scozia
Le rovine sono visitabili gratuitamente, ma bisogna pagare per salire sulla St Rule’s Tower e visitare il museo presente in loco.
L’edificio, la cui costruzione iniziò nel 1158, divenne il centro della chiesa cattolica medievale in Scozia come sede dell’Arcidiocesi di Sant’Andrea e dei Vescovi e Arcivescovi di Sant’Andrea.
Impossibile non rimanere tutt’oggi colpiti dalle dimensioni che questa chiesa poteva avere.
La St Rules Tower si trova vicino alle rovine della Cattedrale di St Andrews e dalla sua cima si gode di una vista indimenticabile delle rovine e del panorama di St Andrews.
Le reliquie di Sant’Andrea sarebbero state custodite nel presbiterio della cattedrale, una delle poche aree del tempio che sopravvivono ancora insieme alla parete sud della navata centrale, la facciata ovest, parte del chiostro e le volte, dove si può godere oggi di un piccolo museo archeologico.
La cattedrale fu distrutta nel 1559 da una folla furiosa che rispose alle provocazioni di un sermone del famoso predicatore protestante John Knox.
I suoi resti e quelli della chiesa di St Rule, che per anni erano stati meta di pellegrinaggio di importanza europea, furono abbandonati per sempre.
La White Lady di St Andrews
Lo sapete che St Andrews è considerata una delle città più infestate della Scozia?
Uno dei fantasmi più noti è quello della “White Lady“, la c.d. “Dama Bianca”.
Secondo la leggenda vivrebbe tra le rovine della cattedrale di St Andrews, indossando un lungo e fluente abito charo di colore grigio-bianco, un filo di perle che penderebbero dalla vita, un medaglione al collo, guanti di pelle bainca e avrebbe lunghi capelli neri corvini.
La si vedrebbe spesso scivolare silenziosa lungo le mura vicino alla Torre Infestata, una struttura rettangolare a due piani che potete trovare, lungo la struttura delle mura, appena nord del frontone della cattedrale.
Tuttavia l’identità della White Lady continuerebbe ad essere sconosciuta.
Tra i racconti forse più noti c’è quello che risale al 1868 quando due scalpellini che stavano riparando le pareti della Torre Infestata, avrebbero rotto una camera sigillata e trovato all’interno diverse bare. Una delle bare era aperta e conteneva il corpo ben conservato di una bellissima giovane donna vestita di raso, che indossava lunghi guanti bianchi.
Il caveou sarebbe stato riaperto vent’anni dopo, ma il corpo della donna non sarebbe stato ritrovato da nessuna parte.
Altre “teorie” dicono che la dama Bianca sia stata vittima di un ladro di tombe e che il suo spirito continui ancora a vagare sulla terra alla ricerca del proprio corpo per riposare.
Il fantasma del monaco della St. Rules Tower
La St Rules Tower, anche conosciuta come Square Tower, si trova nel parco della cattedrale ed è tutto ciò che oggi rimane della St Rule’s Church, che fu costruita intorno al 1130 da religiosi agostiniani.
Ai suoi tempi la Torre di San Regolo era visibile dal mare, per incoraggiare i pellegrini nella loro ultima tappa del viaggio a St Andrews.
Tutte le guide vi diranno che vale davvero la pena salire sulla Torre, perchè da lassù si gode di una vista eccezionale a 360° su tutta la città.
Quello che forse non sapete e che si racconta è che qui si può trovare lo spirito gentile di un fantasma, che ama aiutare i visitatori a salire in sicurezza la stretta scala a chiocciola fino alla cima della torre alta 33 metri
Si ritiene che lo spirito sia quello di Robert Montrose, priore di St Andrews tra il 1386 e il 1384.
Era un uomo di grande conoscenza ed eloquenza che saliva regolarmente sulla Torre nelle sere di luna per godersi il panorama.
Tuttavia durante il periodo in cui rivestì la caricadi priore fu anche costretto a punire uno dei suoi monaci.
Si dice che Thomas Plater, il monaco caduto in disgrazia, abbia colpito il priore alla schiena con un piccolo pugnale, quando era in cima alla torre ed abbia gettato il corpo giù sul lato nord.
Secondo quanto si racconta il fantasma di questo monaco può essere visto sulla torre, ma è più probabile che lo si possa incontrare mentre aiuta i visitatori a raggiungere la cima della St Rules Tower.
In effetti, gli annali raccontano che nel 1946, un visitatore inciampò su un gradino della scala completamente al buio. Quando cercò di rialzarsi, vide un uomo, vestito con una tonaca legata in vita da una cintura, che si offrì di aitarlo. Dopo aver ammirato la vista spettacolare dalla cima della Torre, il visitatore tornò giù e chiese al custode della Cattedrale dell’uomo che lo aveva aiutato.
Il custode lo informò che nessun altro era salito sulla torre qella sera e che, evidentemente, doveva aver incontrato il fantasma del monaco di St Rules.
Si dice anche avvistare questo fantasma sia di buon auspicio e porti, a chi riesce a vederlo, fortuna e salute.
St Andrews Harbour e St Andrews Pier
E ora, prima di tornare verso il centro, percorrendo questa volta North Street, facciamo una piccola deviazione.
Vicino alla Cattedrale si trova infatti anche il pittoresco porticciolo di St Andrews.
È un piccolo angolo di pace, un posto tranquillo amato dalla gente del posto che viene qui a passeggiare specialmente al tramonto.
Basta scendere i gradini di The Pends per arrivare in pochi minuti.
Il porticciolo di St Andrews, che sorge sull’estuario del Kinness Burn, è indissolubilmente legato alla storia della città.
Le prime tracce risalgono addirittura al XII secolo e la sua flotta peschereccia già nel alla fine del sedicesimo secolo era quantomai prospera.
Il molo del porto (Pier) è, tra l’altro, il protagonista di una delle tradizioni più antiche di St Andrews: The Pier Walk.
Ogni domenica, durante il periodo scolastico, quando verso le 12:00 termina la messa, gli studenti universitari con i loro tradizionali abiti di flanella rossa percorrono North Street e arrivano fino al molo. Percorrono la parte inferiore del pier fino alla fine e poi ritornano indietro camminando sul muretto, lungo la parte alta del molo.
Il St Andrews Preservation Trust Museum
Spesso trascurato dai visitatori che concentrano la loro attenzione solo sul Castello e la Cattedrale, il St Andrews Preservation Trust Museum, è un gioellino meno conosciuto, ma che merita una visita.
Situato in una bella casa del XVII secolo su North Street, nel cuore del vecchio quartiere di pescatori di St Andrews, il museo è gestito dall’ente di beneficenza locale.
Il museo stesso era originariamente una casa di pescatori che poteva ospitare fino a venti persone contemporaneamente.
Oggi al piano terra si trovano esposizioni permananenti con ricostruzione di vecchi negozi e attività commerciali di St Andrews.
Le collezioni del museo includono circa 10.000 fotografie, cartoline, diapositive e negaivi che possono essere visionati previo accordo con il curatore .
All’esterno, sul retro, vi aspetta un pluri-premiato giardino “nascosto” con splendide piante.
La casa dell’ultima pescivendola di St Andrews
Prima di procedere per North Street, fate una deviazione e girate su South Castle Street, a nostro avviso uno degli angoli più belli del centro.
La vedete questa simpatica casetta?
Era la casa della signora Waters Clark, nota anche come “Joan the Fishwife” ovvero “Joan la Pescivendola”.
Joan era la pescivendola più famosa di St Andrews.
Viveva con il marito Henry e il figlio al numero 11 di South Castle Street, in una stanza al primo piano.
Il piano terra era utilizzato per riporre l’attrezzatura da pesca.
Joan apparteneva ad una nota famiglia di pescatori.
Lavorava in una pescheria in Market Street, ma vendeva la maggior parte del pesce dal suo carretto.
Era conosciuta localmente come Jo-Ann ed era rinomata per la bella presenza, tanto da essere stata ritratta all’epoca in molti dipinti.
La si vedeva di solito con il tradizionale abito da pescatrice scozzese, composto da una gonna a righe indossata sopra generose sottovesti, un corpetto aderente e uno scialle rosso, un grembiule da pescatore, stivali e calze bianche.
La casa di Joan è forse uno dei ricordi più pittoreschi del vecchio quartiere di pescatori di St Andrews, con il suo tetto di tegole e le scale esterne curve.
Se passerete davanti alla casa di Joan, non dimenticate di guardare in alto.
Noterete un delizioso gatto di argilla che insegue un topo sul tetto.
In un momento in cui le condizioni di vita dei pescatori stavano migliorando e molti iniziavano ad abbandonare il vecchio quartiere, Joan scelse di restare. Si guadagnò così titolo di ultima pescivendola di St Andrews.
Northpoint Cafè, dove Kate incontrava il suo Principe
Negli ultimi anni St. Andrews ha goduto di una rinnovata fama e di una diffusa attenzione internazionale.
E’ infatti a St Andrews che il Duca e la Duchessa di Cambridge si incontrarono e si innamorarono, quando entrambi frequentavano la prestigiosa Università.
Su North Street si trova il Northpoint Cafè.
Si dice che sia stato il luogo in cui la coppia innamorata usciva all’inizio della loro relazione. Qui Kate e Wills si incontravano regolarmente per un caffè e una torta tra le varie lezioni.
Le lettere PH e la maledizione di Patrick Hamilton
Prima di entrare e visitare il St Salvator’s Quadrangle state attenti a dove mettete i piedi.
La prima cosa che impara qualsiasi nuovo studente dell’Università di St. Andrews è quella di non calpestare le lettere ′′PH′′ in pietra fuori dall’entrata della chiesa di St Salvator.
Tutti gli studenti di St. Andrews evitano di camminare sopra questa iscrizione per paura di una maledizione.
Se dovessero farlo, rischierebbero di non laurearsi mai più.
Ma chi porterebbe tanta sfortuna agli studenti del college?
Si racconta che Patrick Hamilton fosse un influente abate a St. Andrews.
Fu colui che iniziò a diffondere in Scozia gli insegnamenti riformisti di Martin Lutero.
Poiché questi insegnamenti erano considerati eresia a quell’epoca, l’arcivescovo James Beaton lo condannò a morte nel 1528.
Hamilton fu messo al rogo e bruciato vivo di fronte alla chiesa di San Salvator e al quadrilatero dell’Università.
Il fuoco continuò a bruciare per 6 ore prima che l’abate morisse. E durante l’agonia, si dice che Patrick Hamilton abbia scagliato una maledizione su tutti i futuri studenti di St. Andrews che dopo la sua morte dovessero calpestare il luogo in cui lui è stato bruciato.
Le sue iniziali sono state impresse in pietra in onore del suo martirio e, forse, anche come un avvertimento per non camminare lì.
Se guardate in alto sul muro sopra l’entrata del quadrangolo, potete notare la faccia di Patrick Hamilton che vi guarda da una pietra sul muro.
Ma se qualche giovane studente dovesse inavvertitamente camminare sopra le iniziali? È spacciato? O ha ancora qualche speranza di potersi laureare?
Si ritiene che la maledizione possa essere spezzata in due modi.
Il primo è quello di correre intorno a Sallies Quad otto volte, ma all’indietro.
Il secondo, forse il più celebre, in cui gli studenti possono liberarsi da questo peccato accademico è alzarsi prima dell’alba del 1 maggio, dirigersi verso East Sands, spogliarsi e correre verso il Mare del Nord fino a quando l’acqua non copra loro la testa.
Questa tradizione è nota come “May Dip” e la finiscono per fare quasi tutti gli studenti, anche se non hanno calpestato le iniziali…
L’Università di St Andrews e il St Salvator’s Quadrangle
L’Università di St Andrews, fondata nel 1413, è considerata la più antica di tutta la Scozia e la terza nel Regno Unito dopo Oxford e Cambridge, oltre che essere una delle università più rinomate in tutta Europa.
Tre college originariamente costituivano l’Università di St Andrews: St Salvator’s, St Mary’s e St Leonards.
Gli edifici originali di St Leonards, a parte la cappella che è ancora di propietà dll’Università, non esistono più.
Il sito, che potete trovare vicino a “The Pends” è oggi occupato dalla St Leonards School, l’unica scuola privata di St Andrews.
St Leonards, infatti, scomparve anche come college nel 1747, quando a causa del calo degli iscritti, si unì al St Salavator’s College, per costituire The United, ovvero i college riuniti di St Savaltor e St Leonards.
Con il suo prato verde e curatissimo circondato da edifici medioevali, il St Salvator’s Quadrangle dell’Università di st Andrews, che di fatto dovremmo più correttamente chiamare The United College Quadrangle, è un luogo davvero ricco di storia.
I suoi edifici ospitano varie aule e i dipartimenti, come quelli di antropologia spagnola, russa e sociale.
E’ peraltro qui, presso questo quadrilatero, che si volgono le celebrazioni per le feste di laurea e di altre cerimonie formali. Tra queste anche il tradizionale quanto famigerato rito di passaggio studentesco, noto come Raisin Monday, che ha il suo culmine in un’enorme battaglia degli studenti con la schiuma da barba, dopo aver sfilato per la città in costume.
Il St Salvator’s Quadrangle ospita anche le sale del Lower ed Upper College, due delle sale più prestigiose dell’Università e dell’Hebdomadar’s Block, che si ritiene essere uno degli edifici più antichi della città.
Hebdomadar, nelle università scozzesi, era il nome dato al membro del personale dell’Università il cui turno settimanale era quello di supervisionare il comportamento degli studenti.
Si dice che dietro i pannelli di quercia nel blocco dell’Hebdomadar ci fossero le brande per gli studenti più indisciplinati, dove venivano “alloggiati” se scoperti fuori dalle loro stanze dopo il l’orario di coprifuoco.
La tradizione più famosa, però, associata all’Università di St Andrews è sicuramente quella della toga rossa indossata dagli studenti universitari. Fanno eccezione soltanto quelli della School of Divinity i cui abiti sono neri con una croce viola diagonale.
La veste di colore rosso è stata introdotta dopo la Riforma come “uniforme scolastica” obbligatoria per tutti gli studenti, per renderli facilmente identificabili ed impedire loro di bere illecitamente nelle osterie.
Oggi gli abiti accademici non sono più obbligatori e la maggior parte degli studenti li indossa soltanto in occasioni speciali, come ad esempio le cene formali nelle residenze universitarie e il Pier Walk.

Forse però non sapete che gli studenti indossano la toga rossa in modi diversi, a seconda dell’anno accademico frequentato, secondo una sorta di “strip-tease accademico“.
I primi anni la indossano tenendola completamente sulle spalle, poi nel secondo anno tenendola giù dalle spalle. Al terzo anno, se studiano arte, indossano l’abito sulla spalla sinistra e, se invece studiano scienze, sulla spalla destra. Uno studente del quarto anno indosserà l’abito accademico tenedolo appoggiato solo sui gomiti con le spalle del tutto scoperte.
Questa tradizione vuole rappresentare la crescita formativa degli studenti: ogni anno che passa saranno più saggi e si potranno scrollare di dosso il sostegno dell’Università quando, finalmente laureati, saranno pronti per conquistare il mondo del lavoro.
St Salvator’s Chapel
St Salvator significa “il Salvatore” e, naturalmente, come potete immaginare si riferisce a Cristo Salvatore.
La St Salvator Chapel, una delle due cappelle collegiali dell’Università di St Andrews, fu costruita nel 1450, contemporaneamente al St Salvator’s College.
Questa cappella in stile architettonico tardo gotico è assolutamente sorprendente.
Progettata non solo per servire il college ma anche per gli abitanti d St Andrews, la cappella, insolitamente, ha le sue porte principali che si affacciano sulla strada e non all’interno del Quadrilatero. Ed è l’unica cappella in Scozia con questa caratteristica.
La messa della domenica è seguita dalla famosa passeggiata al pier, in cui gli studenti vestiti con i loro tradizionali abiti accademici di lana rossa, camminano lungo il molo di St Andrews per liberare le loro menti in preparazione della settimana a venire.
Occasionalmente si tengono altri servizi, ad esempio per celebrare le lauree. Non manca nemmono il coro della cappella: il coro della cappella di St Salvator.
La cappella ospita, inoltre, la tomba del suo fondatore il vescovo Kennedy, sebbene la sua scultura sia purtroppo non in condizioni ottimali.
Il suo massimo splendore lo raggiunse prima che i riformatori protestanti distruggessero le statue e le vetrate colorate. Tutte le “immagini scolpite” furono infatti bandite dalla nuova chiesa protestante, con il risultato che oggi rimane solo un’ombra della gloria medievale della St Salvator’s Chapel.
Il decadimento dell’edificio fu impedito solo dal “secondo fondatore” della cappella, il prevosto Skene.
I suoi sforzi consentirono nel 1680 di raccogliere una grande quantità di denaro che permise di finanziare un importante programma di ricostruzione del college e ristrutturare anche la cappella e la torre del St Salvator’s College.
St Salvator’s Hall e Gannochy
Proprio adiacente al St Salvator’s Quadrangle, tra The Scores e North Street, si trovano St Salvator’s Hall e Gannochy, affettuosamente conosciute dagli studenti come Sallies, di fatto un gruppo di edifici che fungono da tradizionali residenze studentesche.
William e Catherine si incontrarono per la prima volta proprio nella residenza di St Salvator.
Durante il loro primo anno all’università entrambi avevano qui le loro stanze.
Sallies è una delle ultime residenze di St Andrews che preserva tradizioni di vecchia data.
Una di queste è la High Table: ogni giovedì un piccolo gruppo di studenti viene selezionato per partecipare a una cena formale nella Hall con un membro di spicco della comunità o del personale accademico universitario. Questo è un ottimo modo per incontrare altri studenti e conoscere i propri professori in un contesto diverso. Tutti hanno la possibilità di partecipare all’High Table ed è considerato dagli studenti uno dei momenti salienti del loro anno accademico.
La Hall vanta un’imponente sala da pranzo rivestita da pannelli di quercia, con una serie di vetrate colorate che commemorano i fondatori e i benefattori dell’Università.
I visitatori possono passeggiare liberamente all’esterno della St Salvator’s Hall e del bellissimo giardino adiacente, ma non sono ammessi all’interno dell’edificio.
E con la visita di St Salvator’s Hall si conclude la nostra guida su cosa vedere a St Andrews in un giorno.
Vi basterà attraversare il giardino della residenza per ritrovarvi su The Scores, nei pressi del castello, là dove è inziato il nostro itinerario.
Speriamo che questo elenco di cose da fare a St Andrews ti abbia convinto a pianificare un viaggio in questa bellissima città sulla costa orientale scozzese. E tu, ci sei mai stato? Ti è piaciuta? Faccelo sapere con un commento! E, se hai trovato utile il nostro articolo, condividilo!!!
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