Scoprire la Scozia a bordo di un van è un progetto che accarezzavamo da un pò di tempo e che, finalmente, da sogno è diventato realtà.
Ecco il nostro itinerario di viaggio di 6 giorni in Scozia in van che, naturalmente, può essere replicato anche in auto o camper. Siete curiosi di scoprire dove siamo andati e che cosa abbiamo visitato?
Seguiteci in questo racconto e continuate a leggere fino in fondo!
Il nostro itinerario in Scozia di 6 giorni in van
Viaggiare in Scozia a bordo di un mini-van è un viaggio sinonimo di libertà.
Vuol dire dormire sotto un cielo stellato e svegliarsi davanti all’oceano.
Il nostro viaggio on the road è durato 6 giorni durante i quali abbiamo percorso poco più di 500 chilometri.
Abbiamo volutamente scelto di fare wild camping e di non sostare in campeggi per essere ancora più liberi, provando l’emozione di passare le giornate seguendo i nostri ritmi.
Ovvio che che un viaggio di questo genere richiede molta flessibilità e, soprattutto, molto spirito di adattamento.
La parola comfort in un viaggio come questo non è contemplata, ma il senso di totale libertà, di andare all’avventura e di essere un tutt’uno che la natura che ti circonda ripaga alla grande.
Una di quelle esperienza che meritano di essere fatte almeno una volta nella vita.
Anzi, per quel che ci riguarda, anche più di una volta!
Clicca qui per vedere la mappa del nostro in the road.
Giorno 1: Aereporto di Edimburgo – North Berwick
Il nostro volo arriva ad Edimburgo in un pomeriggio di primavera in perfetto orario. La missione del giorno è arrivare a North Berwick.
E’ qui che troveremo Amy, il mitico Van WV T2 che ci accompagnerà nella nostra nuova scorribanda scozzese
Saliamo, quindi, a bordo dell’Airlink 100 e in 20 minuti siamo già su Princes Street. Tempo di scattare un paio di foto di rito e via verso Waverley Station, per prendere il treno che è già lì fermo al binario che ci aspetta.
Da Edimburgo a North Berwick sono 40 minuti di tragitto.
Amy ci viene a recuperare direttamente in stazione. Prima di esserci consegnata, però, deve prima fare conoscenza con il suo nuovo pilota. Fabrizio non delude e se la cava alla grande!! Esame di guida superato brillantemente!
Ormai è sera e decidiamo di non allontanarci. Cenetta in tipico pub e poi dritti a nanna. Cosa può esserci di meglio che addormentarsi davanti a Bass Rock, cullati dalle onde del Mare del Nord!
La nostra avventura può dirsi ufficialmente iniziata!!!
Giorno 2: North Berwick – Rosslin Chapel – Ardrossan
Sveglia presto ragazzi! Finalmente possiamo andare alla scoperta di North Berwick.
Lo abbiamo visto solo in velocità la sera precedente, ma ce ne siamo già follemente innamorati, da entrare prepotentemente nella lista dei nostri villaggi scozzesi del cuore.
Ahh che meraviglia il porto brulicante di barche, le spiagge di sabbia infinite, le eleganti residenze in stile vittoriano, il labirinto di vicoli e vicoletti del centro!!!!
Perchè mai non siamo venuti a North Berwick prima!!!
E adesso dove si va? Naturalmente tappa obbligata al Tantallon Castle.
Per pranzo visto che i ragazzi di Lobster Shack non hanno ancora aperto il chiosco per la nuova stagione, uno spuntino veloce da Drift, dove si gode di una vista spettacolare per ammirare Bass Rock.
Ma non c’è tempo da perdere, perchè a pochi chilometri di distanza ci attede la visita di Preston Mill.
Gli appassionati della serie tv Outlander sanno bene di quale mulino si tratti.
Purtroppo di Jamie Fraser in acqua mezzo nudo nessuna traccia, ma sia la location che la visita guidata del mulito, che è gestita dal National Trust for Scotland, ci ripaga ugualmente alla grande.
Prima di spostarci verso la costa ovest c’è ancora un’ultima tappa in programma e non possiamo assolutamente arrivare in ritardo.
Saremo ospiti della Rosslyn Chapel e siamo stati autorizzati a fotografare e riprendere gli interni. Non vi nascondiamo l’emozione di essere finalmente al cospetto di questa cappella famosa per essere custode di segreti e misteri.
Un paio di orette a bordo del nostro van che sfreccia on the road e siamo già ad Ardrossan, sulla costa ovest, al terminal del ferry che ci porterà ad Arran: è questa la meta che abbiamo scelto. Traversata assolutamente tranquilla e, in neanche un’ora, siamo a Brodick.
Non ci resta che andare alla ricerca di una piazzola per accamparci per notte. Grazie a Google Street abbiamo già una mezza idea.
Si va a dormire pronti a scoprire Arran il giorno seguente.
Giorno 3: Isola di Arran
E’ proprio vero che l’emozione di svegliarsi davanti all’oceano non ha prezzo. Avevamo scelto di accamparci vicino alla spiaggia di Kildonan, una delle più bella dell’isola di Arran, e la vista che abbiamo davanti agli occhi ci sta ripagando di tutto, anche del mal di schiena.
Davanti a noi Pladda Island e Aisla Craig, l’isolotto divenuto piuttosto famoso perchè è qui che si estrae la pietra di granito per il curling, specialità per cui l’Italia è pure campione olimpico.
La giornata è lunga e decidiamo di andare alla scoperta dell’isola, iniziando dalla zona sud-ovest di Arran, visto che siamo già qui.
Dicono che vicino alla spiaggia di Kildonan si possa avvistare una colonia di foche, noi saremo stati sfortunati, ma di foche da queste parti nemmeno l’ombra.
Ne approfittiamo per dare una sbirciatina ai resti di Kildonan Castle, che si trova nascosto all’interno di un cortile di alcuni cottage che paiono semi abbandonati, ma da cui si gode una vista pazzesca.
Ci rimettiamo in marcia alla volta della Lagg Distillery, la distilleria di più recente costruzione su Arran che ha aperti i battenti soltanto nel 2019, una vera e propria cattedrale moderna del whisky.
Ma la mattina odierna è dedicata ad uno dei pezzi forti dell’isola di Arran: il sito preistorico dei cerchi di pietra di Machrie Moor.
In occasione di precedenti viaggi abbiamo già visto Clava Cairns vicino a Culloden, le Callanish Standing Stones sull‘isola di Lewis, ma questo sito storico non è assolutamante da meno. Anzi!!!
Molto bella e rilassante la passegiata di poco più di mezz’ora che serve per arrivarci e spettacolare la vista che offre il sentiero immerso in un viale di ginestre.
L’itinerario prevede, a questo punto, di spostarsi verso Brodick, perchè nel pomeriggio ci attende la visita dell’omonimo castello e dei suoi meravigliosi giardini.
Per arrivare prendiamo la String Road, e la domanda sorge spontanea: ma siamo sicuri di essere ad Arran oppure nelle Highlands? Il paesaggio sembra davvero lo stesso.
A Brodick ne approfittiamo per fare tappa pranzo e rinfocillarci da Crofters Arran, un localino niente male.
A pancia piena possiamo dedicarci meglio e con più calma alla visita di Brodick Castle, un castello sotto la tutela del National Trust for Scotland, e tappa imperdibile se siete degli appassionati di castelli come noi.
Prima che si faccia tardi e sia ora di raggiungere il tavolo che abbiaomo riservato a Lamlash a The Drift Inn, il locale con le inconfondibili panchine blu che vedevamo sempre fotografato su Instagram, ne approfittiamo per esplorare la costa est dell’isola.
Ci fermiamo a Corrie e Sannox Bay. Abbiamo gli occhi a cuoricino davanti a quella fila di cottage bianchi che si affacciano propio davanti al mare.
L’isola di Arran non sta per nulla deludendo le nostre aspettative.
Giorno 4: Isola di Arran
La giornata inizia con una priorità: dobbiamo assolutamente fare benzina. C’è un unico distributore aperto oggi: si trova a Brodick ed apre dalle 12 alle 16.
Poco male. Vorrà dire che ce la prenderemo comoda e avremo più tempo per goderci Whiting Bay, dove facciamo super colazione da campioni da The Shore e tornare a visitare Lamlash sotto la luce del sole.
A Brodick arriviamo in tarda mattinata. Non è un villaggio che ci fa particolarmente impazzire, però se siete dei buongustai e siete amanti dei prodotti tipici non potete assolutamente non fermarvi.
Vi dice niente Arran Cheese, Arran Ice-Cream, Arran Brewery, Arran Chocolate Factory, Arran Aromatics?
Arran è davvero famosa per i suoi prodotti tipici e gli isolani ne vanno giustamente fieri.
Conclusa la missione benzina e acquisti, possiamo rimetterci in viaggio e puntare dritti a Black Waterfoot dove il giorno prima non abbiamo avuto tempo di fermarci. Anche perchè la tabella di marcia prevede l’escusione alle King’s Caves, che si trovano lì vicino.
Se amate la storia e la figura di Robert The Bruce, forse ricorderete la leggenda del re e del ragno nella grotta, che si dice abbia ispirato Robert a tornare e riprendere la lotta contro gli inglesi. Bene la grotta in questione potrebbe essere proprio essere una di queste.
La serata si conclude con una super cenetta a Pirmill da The Lighthouse Reastaurant, dove ci coccoliamo mangiando piatti di pesce da urlo.
E adesso dove ci accampiamo per la notte? Sta inizando a piovere, ma da bravi avventurieri non ci lasciamo scoraggiare. Decidiamo di proseguire in direzione Lachranza, che si trova all’estremità Nord dell’isola e che dobbiamo ancora visitare.
L’abbiamo lasciata come ultima tappa su Arran, perchè da qui l’indomani prenderemo il traghetto che ci porterà di nuovo sulla terraferma.
E’ buio e non vi nascondiamo non fa pure freddino. Troviamo però una specie di piazzola anche stavolta davanti all’oceano tutta circondata dalle ginestre.
Ahh non potevamo chiedere di meglio!!! Location 10!!!
Giorno 5: Isola di Arran -Tarbert – Inveraray
Che botta di fortuna la sera prima!!! E che scenario fantastico si staglia davanti a noi!!!
Siamo a Catacol.
A proposito, avete mai sentito parlare di Catacol e dei 12 Apostoli?
Si tratta di un minuscolo villaggio scozzese, dove i protagonisti sono una fila di 12 meravigliosi e pittoreschi cottages bianchi. Davanti solo una strisca di oceano separa Arran dalla penisola del Kintyre.
Lochranza dista davvero poche miglie e ci accoglie con il sole.
E’ un vero peccato che il suo solitario castello non sia accessibile e sia circondato da tutte quelle impalcature che lo rendono decisamente meno fotogenico.
In compenso, ci pensano le barche e le casette che si specchiano sull’acqua a regalarci qualche scatto da cartolina.
Purtroppo viaggiando con bambini non abbiamo la possibilità di visitare la locale distilleria come vorremmo, ci accontentiamo di qualche acquisto nello shop di Lochranza Distillery e di immortalare, da fuori, gli alambicchi in rame e le sue pagode.
Con il cuore in mano siamo pronti a lasciare Arran, che in questi due giorni pieni ci ha rgalato tante emozioni.
Il traghetto che parte da Lochranza ci porta in perfetto orario a Claonaig.
Siamo ora nel Kintyre, una meta che sonnecchia da un pò di tempo nostra wish list.
Non è ancora arrivato il suo momento, ma un paio di angolini, che sono comodi e di strada, ce li siamo appuntati e non possiamo rinunciarvi.
Il primo è Skipness e il secondo è Tarbert. Quel poco che abbiamo visto ci basta per dire che, da queste parti, torneremo sicuramente!
Purtroppo il tempo è tiranno e abbiamo l’esigenza di sfrecciare veloci con la nostra Amy, verso Inveraray.
Che dire ragazzi? Adagiato sulle placide rive di Loch Fyne, questo è uno dei posti che più amiamo in Scozia e che ci attrae sempre come una calamita.
E’ stata una giornata fantastica e decidiamo di concluderla concedendoci una super cenetta al pub del The George Hotel, che come al solito non delude.
Quanta meraviglia hanno visto in poche ore i nostri occhi: anche stanotte possiamo accamparci, nelle vicinanze, più che soddifatti .
Giorno 6: Loch Lomond – Falkirk – Edimburgo
Si riparte. Siamo quasi giunti al termine della nostra vacanza, ma l’itinerario dell’ultima giornata ha in serbo ancora alcune tappe interessanti.
Percorrendo la panoramica A83, arriviamo al famoso passo chiamato “Rest and Be Thankful“, che offre splendide viste su Glen Croe.
Lo sapete, a questo proposito, che le foto promozionali della prima stagione di Outlander sono state scattate proprio da queste parti?
Da qui Loch Lomond, il più grande loch di Scozia, è ad un tiro di schioppo.
Visto che il meteo continua ad essere dalla nostra parte, decidiamo di fermarci a Luss.
Se non ci siete mai stati, segnatevolo, perchè questo villaggio è un vero gioiello. Non è a caso è considerato uno dei villaggi più belli di tutta la Scozia.
Decidiamo di avvicinarci ad Edimburgo attraversando il Parco Nazionale dei Trossach.
Avremo voluto visitare Linlithgow Palace, am è ancora chiuso per lavori di messi in sicurezza, per cui abbaimo deciso di optare per un altro castello che manca alla nostra lista: Craigmillar Castle.
Dopo una breve sosta fotografica a Falkirk er immortalare le celebre statue dei Kelpies che tutte le volte abbiamo sempre visto passando in autostrada, arriviamo al castello di Craigmillar nel primo pomeriggio.
L’altro castello di Edimburgo, come viene soprannominato sorprende le nostre aspettative.
La riconsegna di Amy è prevista per le 17.00 e riusciamo ad arrivare a North Berwick puntuali come un orologio. La nostra avventura in Scozia in van si conclude qui.
Da North Berwick torniamo con il treno ad Edimburgo, dove trascorreremo l’ultima serata dormendo anche se solo per poche ore su un vero letto.
Alle prime luci dell’alba ci attende il volo del rientro.
Siamo stanchi, ma ne è assolutamente valsa la pena!
Se hai domande sull’itinerario o vuoi maggiori informazioni sulla nostra esperienza in Scozia in van, saremo felici di rispondere!!
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TOUR DA EDIMBURGO
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1 commento
Ciao! Ti scrivo per avere qualche informazione riguardo il noleggio di 2 van nel mese di ottobre. Siamo 2 famiglie composte da 2 adulti e 2 bambini, è possibile dormire in 4 nel van?
Grazie mille
Cordiali saluti
Alice Tondo